L’esperienza della Volksbank, istituto bavarese che ha abbracciato le valute digitali, sarà il tema della masterclass di Andrea Streb e Joe Martin al Plan ₿ Forum
L’evento dell’anno è ormai alle porte. L’organizzazione del Lugano’s Plan ₿ Forum, che, dopo il battesimo del 2022, si terrà nuovamente tra Palazzo dei Congressi, Villa Ciani e Asilo Ciani, venerdì 20 e sabato 21 ottobre 2023, procede spedita, per rinnovare la centralità di questa attesissima manifestazione nel contesto Bitcoin europeo. Tra le molte attività previste durante il suo svolgimento, stanno riscuotendo grande attesa le masterclass che si svolgeranno nel corso della due giorni.
E, spulciando in questo specifico segmento, merita certamente una menzione l’intervento di cui saranno protagonisti Andreas Streb, membro del Consiglio di amministrazione e vicepresidente della banca bavarese Volksbank Raiffeisenbank Bayern Mitte - nonché una tra le prime istituzioni finanziarie “classiche” al mondo a occuparsi di Bitcoin - e Joe Martin, oratore tedesco ed executive coach, che dal 2016 è stato letteralmente stregato dal mondo Bitcoin e blockchain, per poi diventare consulente proprio della Volksbank.
Dalla Baviera a Bitcoin, senza passare dal via: la scelta rivoluzionaria della Volksbank
La masterclass in questione verterà attorno a una domanda, che solo apparentemente potrebbe apparire contraddittoria, se si considera che ci troviamo in un ambito, quello della manifestazione regina del progetto Plan ₿ di Lugano, nato e incentrato sui principi della finanza decentralizzata: come possono le banche abbracciare Bitcoin?
Tra ostacoli fisiologici da superare, graduali implementazioni, successi maturati giorno dopo giorno, i due speaker condivideranno un’esperienza avvincente, certificata proprio dalla recente evoluzione della Volksbank: una banca regionale tedesca, che ha la sua sede centrale a Ingolstadt, in Baviera e che da circa un triennio, proprio dopo una serie di consulenze fatte da Joe Martin, che già nel 2018 aveva pubblicato il libro intitolato “Bitcoin, Blockchain & Co.: The Truth, and Nothing but the Truth”, ha iniziato a occuparsi seriamente dei bitcoin, supportando soci e clienti in un percorso di acquisizione di un know how specifico relativo alla self custody delle valute digitali.
«Abbiamo circa 750 dipendenti - ha raccontato Streb - e ci occupiamo principalmente di depositi, prestiti e servizi. Dopo essere entrato in contatto con il mondo Bitcoin, all’inizio a titolo esclusivamente personale, e dopo aver conosciuto Joe, nel luglio del 2020 abbiamo iniziato a considerare l’opportunità di poter supportare i nostri clienti in questo ambito, specialmente nella custodia sicura delle loro chiavi private». Da allora, la banca ha lavorato a un progetto che ha visto la luce nel febbraio 2021, quando è stato avviato un processo di implementazione di questi servizi, focalizzati esclusivamente su Bitcoin.
Il tutto, nel mosaico di un’offerta che include, tra le altre cose, anche una consulenza informativa sui bitcoin, un negozio online in cui i clienti possono acquistare hardware per la custodia sicura dei loro valute digitali e un portale realizzato allo scopo di permetterne l’acquisto ai clienti. Non un caso isolato, quello della banca teutonica. Su queste pagine, del resto, il tema del graduale avvicinamento dei circuiti bancari verso i bitcoin è stato già trattato nel corso dell’intervista rilasciata da Filippo Moor, Senior Manager di ONE swiss bank.