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La prima sfida del progetto Marathoniello è stata superata in quattro ore e 18 minuti
NOVOLAZAREVSKAYA - Quattro ore, 18 minuti e 48 secondi, secondo la rilevazione ufficiale: questo è il tempo che Alessandro Maraniello ha impiegato per coprire i 42,28 chilometri della prima delle sette maratone della World Marathon Challenge, la sfida estrema che ha preso il via oggi, venerdì 31 gennaio. Una prestazione che lo posiziona al nono posto tra gli uomini partecipanti alla prova sulla lunga distanza e undicesimo assoluto.
I circa 70 runner partecipanti hanno corso lungo un anello innevato a Ultima Base, alle porte della stazione russa Novolazarevskaya in Antartide, raggiunta dopo un volo aereo da Città del Capo. Le condizioni meteo per fortuna sono state favorevoli, con un cielo terso e privo di nuvole che non ha peggiorato una situazione già al limite per la presenza della neve e delle temperature rigide.
«Tutto sommato è andata bene» ci ha confidato Maraniello, facendo il punto della giornata. «Oggi è stata molto pesante, le prime due maratone sono dure» soprattutto per lo scarso recupero dovuto agli spostamenti continentali. Non molto dopo aver terminato la prova, infatti, Alessandro e gli altri atleti sono dovuti salire di nuovo sul volo che li ha portati in Antartide per fare ritorno a Città del Capo, che è stata la base operativa dell'organizzazione in tutta la scorsa settimana.
Sabato 1° febbraio è in programma la seconda delle sette maratone, proprio nella città sudafricana. Il pochissimo riposo è ciò che spaventa di più: «A tre ore dall'atterraggio si corre».
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