«Granit dominante. Spero che non sia presente contro di noi agli Europei, ma dato che gioca sempre e non si infortuna mai...»
Svizzero in Germania, Granit e la lunga vigilia dell'Europeo.
LEVERKUSEN - Granit Xhaka sta vivendo una seconda giovinezza con il Bayer Leverkusen. Trasferitosi in estate dall'Arsenal, il 31enne di Basilea si infatti è subito imposto come padrone del centrocampo nella squadra della Renania Settentrionale-Vestfalia, che non ha mai vinto un titolo ma che, comunque, è in testa alla classifica dopo 13 turni, con tre punti di vantaggio (ma una partita giocata in più) sul Bayern Monaco.
Non solo di Bundesliga, ma del sorteggio per Euro2024, ha in ogni caso parlato Granit con i media tedeschi. «Ne abbiamo parlato nello spogliatoio - ha spiegato il centrocampista rossocrociato - anche se la Germania non sta facendo molto bene in questo momento, è ancora una selezione pericolosa e con molta qualità. Speriamo che sia un buon Europeo, prima per la Svizzera e poi forse anche per la Germania».
In Germania Xhaka ha tanti ammiratori. Tra questi c'è la leggenda Rudi Völler, ex giocatore e direttore sportivo del Bayer Leverkusen, che a caldo dopo il sorteggio aveva applaudito l'elvetico.
«È dominante non solo con la Svizzera, ma anche a Leverkusen - ha detto il 63enne campione del mondo 1990, ora direttore sportivo della Federcalcio tedesca - Spero che non sia presente contro di noi agli Europei, ma dato che gioca sempre e non si infortuna mai, purtroppo ci sarà».
«Mi rende orgoglioso che Rudi Völler abbia detto queste cose su di me - ha risposto Granit - Sono più criticato in Svizzera che in Germania, ma questo è un altro discorso».