La Svizzera ci pensa: sostenibilità e sfruttamento delle infrastrutture già esistenti saranno le chiavi del progetto.
BERNA - Ciò che si era solo sussurrato nei mesi passati, piano piano sta assumendo contorni concreti. Come riporta il SonntagsBlick, la Svizzera potrebbe seriamente essere la nazione ospitante dei giochi olimpici invernali del 2030 (o, in alternativa, del 2034 o del 2038). Swiss Olympic e le associazioni degli sport invernali stanno, infatti, per avviare un dialogo ad hoc con il CIO.
Nelle intenzioni, non sarà costruito nessun villaggio olimpico: tutti gli atleti saranno ospitati negli alberghi già esistenti. Non solo, nella mente dei promotori dovranno essere le Olimpiadi più innovative e sostenibili della storia, organizzate in maniera “decentrata”, sfruttando le infrastrutture presenti in tutta la Confederazione. Tutto ciò senza creare buchi economici o pesando eccessivamente sulle casse dello Stato.
Sarà fondamentale convincere l’opinione pubblica: è bene ricordare come, cinque anni fa, i vallesani si fossero opposti a una candidatura per il 2026. Anche i grigionesi non vollero sentir parlare di Olimpiadi nel proprio cantone.
La politica, però, al momento, pare essere ben disposta. La ministra dello sport Viola Amherd è favorevole. Per esempio, il consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS) ha affermato: «Se possiamo organizzare i Giochi con le infrastrutture esistenti e in modo coerentemente sostenibile, allora dobbiamo farlo». Anche il consigliere agli StatI Ruedi Noser (PLR) è favorevole: «La Svizzera dovrebbe mostrare al mondo come sono i Giochi tempestivi e sostenibili».