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SVIZZERALa Svizzera è campione mondiale dell'innovazione. È prima dal 2011

27.09.23 - 10:19
Emerge da una classifica redatta annualmente dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale.
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Fonte Ats
La Svizzera è campione mondiale dell'innovazione. È prima dal 2011
Emerge da una classifica redatta annualmente dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale.

GINEVRA - La Svizzera rimane numero uno al mondo in materia di innovazione: è quanto emerge da una graduatoria pubblicata a scadenza annuale dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI).

Dietro alla Confederazione (che è prima dal 2011) si classificano la Svezia, che ha scavalcato gli Stati Uniti, terzi, nonché Gran Bretagna e Singapore. Per la prima volta dopo molto tempo, la Cina ha perso terreno, scendendo di una posizione al 12esimo rango: rimane comunque l'unico paese emergente fra i primi 30 della graduatoria.

La Svizzera "continua a essere il campione indiscusso" del settore, si legge nel rapporto dell'OMPI. E "non perché è il paese che ospita l'istituzione", ha scherzato il direttore generale Daren Tang durante la conferenza stampa di presentazione del Global Innovation Index, un indice che sintetizza decine di indicatori.

La Confederazione si è classificata al primo posto in aree quali le condizioni quadro per le imprese, l'uso delle nuove tecnologie, i brevetti nonché la produzione di know-how e tecnologie. Le piccole e medie imprese (PMI) elvetiche devono per forza di cose essere più innovative, perché confrontate con un mercato piccolo e un paese con poche materie prime, ha spiegato a Keystone-Ats un funzionario dell'OMPI. Per un paese come la Svizzera, la proprietà intellettuale è "molto importante", ha aggiunto.

Riguardo alla Cina, gli ultimi anni sono stati difficili, con restrizioni legate alla pandemia e all'inflazione: ma questa situazione non pregiudica il potenziale a lungo termine dell'innovazione cinese, afferma lo specialista dell'agenzia specializzate delle Nazioni Unite con sede a Ginevra.

Allargando il discorso, la spesa globale per la ricerca e il numero dei brevetti sono cresciuti nel 2022, sebbene a ritmi meno elevati del 2021. In totale gli investimenti delle maggiori aziende hanno raggiunto la cifra record di 1100 miliardi di dollari, con un aumento del 7%. Secondo le stime preliminari, lo scorso anno i finanziamenti pubblici per l'innovazione sono inoltre aumentati in tutto il mondo in termini reali: i rialzi più incisivi sono stati osservati in Giappone e Corea del Sud.

Il valore degli investimenti in capitale di rischio, invece, è sceso del 40% nel 2022 e addirittura del 47% nei primi sei mesi del 2023. L'Africa è l'unica regione a non aver registrato una contrazione. Le previsioni per quest'anno rimangono incerte a causa degli alti tassi di interesse. "Dobbiamo assicurarci che questa evoluzione non influisca sulle start-up e sulle PMI", afferma Tang. Sussistono infatti "prove credibili" di un legame tra inflazione ed effetti negativi sull'innovazione.

Comparti come le nuove tecnologie, la salute e l'energia continuano comunque ad espandersi. Allo stesso modo, sono bene avviate, secondo il rapporto dell'OMPI, le ondate di innovazione digitale, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina. Secondo il direttore dell'organismo l'accesso alle nuove tecnologie è "sulla buona strada", anche se rimane limitato in alcuni casi, come per quanto riguarda i veicoli elettrici.

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COMMENTI
 

Voilà 1 anno fa su tio
Siamo l'unico popolo che non apprezza il proprio paese. Abbiamo università eccellenti e abbiamo uno dei migliori politecnici del mondo. Ma anche il Ticino investe molto sulle startup Rimane il problema noto della carenza di posti di lavoro e di salari bassi che costringe i giovani oltre Gottardo.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
…. Vaglielo a dire a “Swissabroad”….! 🤣🤣

Signore 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Sai che non credo? Voglio dire che c'è una grossa fetta di popolazione silenziosa, o meglio non rumorosa come altri..., che in realtà apprezza e crede ancora in una certa Svizzera. Bisognerebbe promuovere questo pensiero. Non che non ci siano problemi e modifiche... meglio evoluzioni da compiere, anzi... Ma in questo abbiamo già dimostrato da qualche secolo di averne la stoffa. Rimane la differenza fra il dire e il fare... vedarem!

Se7en 1 anno fa su tio
…. diteglielo a “Swissabroad” che s p u t a sempre veleno nei confronti della Svizzera in generale…!

Signore 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
C'è una lista bella lunga di utenti che non perdono occasione di attaccare la Svizzera, ma ormai ho capito, che devono avere qualche problema di autostima... come tutti quelli che sono disturbati dal successo altrui o vogliono appropriarsene. Riguardo l'articolo: siamo un esempio di eccellenza nell'innovazione e la cosa non è nemmeno in diminuzione. Quindi le cose non vanno solo male...

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Signore
… lui in particolare, visto che si ritiene uno svizzero espatriato in Italia…, poi si, la lista è lunga…!
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