La procura generale ha adattato la norma al 1° gennaio. La lunga controversia - in corso dal 2017 - dovrebbe così chiudersi
ZURIGO - La polizia comunale di Zurigo, in seguito a una decisione della procura generale del cantone, deve indicare la nazionalità dei delinquenti nei suoi comunicati. Dovrebbe essere così messa la parola fine a una lunga controversia.
La procura generale ha adattato la relativa direttiva al 1° gennaio, ha indicato oggi a Keystone-ATS un portavoce, confermando una notizia riportata dalla NZZ.
La diatriba relativa all'indicazione della nazionalità ha avuto origine nella città di Zurigo. In seguito a un intervento parlamentare, la polizia comunale si era astenuta dal farlo a partire dal 2017. L'UDC aveva quindi lanciato un'iniziativa cantonale. Gli elettori avevano adottato il controprogetto nel marzo 2021 e ora tutti i corpi di polizia del Cantone sono tenuti a indicare la nazionalità di delinquenti e sospetti. Un ricorso contro questo provvedimento è stato poi presentato al Tribunale federale.
I giudici di Losanna hanno stabilito che la direttiva era rivolta al pubblico ministero ma non ai corpi di polizia. La procura generale ha ora reagito: concretamente la relativa sezione della direttiva è stata modificata in modo che questa sia rivolta alla procura e alla polizia.
Nel novembre 2023, una maggioranza del consiglio comunale ha chiesto al municipio di esaminare se fosse possibile rinunciare all'indicazione della nazionalità. A seguito della modifica attraverso la procura generale l'esecutivo chiede ora al parlamento di cancellare il postulato, ha comunicato oggi un portavoce del Dipartimento della sicurezza.