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Integratori alimentari sotto la lente: «L'89% fuorilegge»

I risultati, preoccupanti, di un'analisi condotta l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).
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Fonte RED
Integratori alimentari sotto la lente: «L'89% fuorilegge»
I risultati, preoccupanti, di un'analisi condotta l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

BERNA - Integratori alimentari sotto la lente. Nella primavera del 2024, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha effettuato una ricerca su Internet basata sul rischio per gli alimenti venduti nei negozi online svizzeri e del Principato del Liechtenstein. Sulla base di questa valutazione preliminare, le autorità cantonali di esecuzione hanno testato un totale di 127 prodotti provenienti da 72 stabilimenti.

«È stato necessario sospendere la vendita di 113 prodotti (89%) a causa di ingredienti non sicuri, alcuni dei quali pericolosi per la salute. L'altissimo tasso di contestazioni non è rappresentativo, in quanto sono stati esaminati unicamente prodotti che apparivano sospetti per la loro presentazione. Nonostante questa limitazione, l'alto tasso di non conformità è preoccupante».

Inoltre, quasi un negozio online su cinque «non era notificato presso le autorità di controllo alimentare». Anche se sono stati analizzati solo prodotti a rischio sulla base di una preselezione, il risultato complessivo deve essere considerato scarso e preoccupante. Le aziende responsabili sono chiamate a migliorare il loro autocontrollo a lungo termine, in modo che le loro offerte soddisfino i requisiti della legislazione alimentare.

La campagna si è concentrata sui prodotti contenenti sostanze vietate negli alimenti come la melatonina, il riso rosso fermentato o ingredienti vegetali vietati come l'iperico, il Mucuna pruriens, il Neem (Azadirachta indica) o la Cimicifuga racemosa. Inoltre, sono stati esaminati anche i prodotti per i quali i rischi per la salute non sono ancora stati sufficientemente valutati e che pertanto richiedono un'autorizzazione, come il cannabidiolo (CBD), il tongkatali (Eurycoma longifolia) o l'artemisia annua. Questi ingredienti hanno un effetto potenzialmente farmacologico o addirittura tossico, che contraddice i requisiti di un prodotto alimentare.

«La campagna dimostra che la sicurezza dei prodotti non è sempre garantita per l’acquisto di integratori alimentari. Le autorità di controllo consigliano ai consumatori di prestare attenzione, soprattutto quando fanno acquisti online». Questo vale in particolare per gli integratori alimentari, che spesso vengono proposti come alternativa naturale e presumibilmente sicura ai farmaci. In primo luogo, i distributori sono ora tenuti a migliorare la situazione e a rispettare i requisiti di legge. Alle aziende è stato ordinato di adottare misure per garantire che immettano sul mercato solo prodotti conformi. Sono previsti ulteriori controlli da parte delle autorità per verificare l'efficacia di queste misure.

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