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Le deputate alla Camera del popolo scendono da 84 a 77.
BERNA - Caratterizzate da un errore - che ha generato qualche malumore - nelle percentuali attribuite inizialmente ad alcuni partiti, le elezioni federali del 22 ottobre hanno visto crescere la partecipazione, ma anche il numero di schede nulle (quasi 12 mila in più rispetto al 2019).
Sono questi alcuni dei tanti dati che emergono dal rapporto approvato oggi dal Consiglio federale all'indirizzo del "nuovo" Consiglio nazionale che in dicembre inaugurerà la 52esima legislatura.
Su un totale di 5 583 221 aventi diritto di voto nei 26 Cantoni, inclusi 222 889 Svizzeri all’estero, hanno votato 2 604 984 persone: la partecipazione alle urne si è quindi attestata al 46,7%, facendo registrare un aumento rispetto al 2019, sia in termini assoluti sia in termini relativi (nel 2019 avevano votato 2 462 641 persone, per una partecipazione alle urne del 45,1%), sottolinea un comunicato odierno del governo.
Sono state conteggiate 40 979 schede nulle (1,57%); nel 2019 erano invece state 29 015 (1,18%). La Cancelleria federale analizzerà questi dati con i Cantoni al fine di comprendere i motivi di questa variazione.
Rispetto al 2019, la percentuale di donne elette in Consiglio nazionale è calata dal 42% (84 donne) al 38,5% (77 donne). Tuttavia, queste cifre potrebbero subiranno ancora variazioni visto che mancano ancora diversi ballottaggi per completare il Consiglio degli stati.
A Basilea Città, San Gallo e Turgovia alcune categorie di elettori hanno potuto votare elettronicamente: gli Svizzeri all’estero in tutti e tre i Cantoni, a Basilea Città anche le persone con disabilità e in cinque Comuni pilota del Cantone di San Gallo anche gli elettori residenti. Considerati i dati cumulati dei tre Cantoni, emerge che il 61% delle schede provenienti dall’estero è stato trasmesso elettronicamente. In totale, 4480 persone hanno votato per via elettronica
