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«La 13esima AVS è da finanziare anche con i contributi salariali»

È la conclusione a cui è giunta la Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S) del Consiglio degli Stati.
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Fonte Ats
«La 13esima AVS è da finanziare anche con i contributi salariali»
È la conclusione a cui è giunta la Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S) del Consiglio degli Stati.

BERNA - La tredicesima mensilità AVS non va finanziata, come da intenzioni del governo, esclusivamente con un aumento fisso dell'IVA, bensì con un piano di finanziamento globale che prevede un incremento sia dei contributi salariali sia dell'imposta sul valore aggiunto. È quanto propone la Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S) del Consiglio degli Stati.

Il concetto proposto, passato al voto per 9 voti contro 4, è strutturato in due fasi, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari. Stando al piano, i contributi salariali saranno aumentati di 0,4 punti percentuali a partire dal 1° gennaio 2028, con una contemporanea riduzione dei contributi all'assicurazione contro la disoccupazione di 0,2 punti. L'aumento effettivo netto sarà quindi di 0,2 punti: 0,1 per i datori di lavoro e 0,1 per i dipendenti.

Parallelamente, la commissione suggerisce un aumento dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) di massimo 1 punto percentuale, suddiviso in due fasi. Il primo, immediato, di 0,5 punti servirà a finanziare la tredicesima AVS, mentre il secondo è previsto per finanziare un'eventuale soppressione o incremento del tetto massimo delle rendite per i coniugi, come richiesto da un'iniziativa popolare del Centro.

Nel contempo, la commissione propone di prevedere nella legge che il fondo di compensazione dell'AVS non scenda in linea di principio al di sotto dell'80% delle uscite annue, rispetto all'attuale 100%. Se ci si avvicinasse a questa soglia critica, il Consiglio federale dovrebbe presentare rapidamente al Parlamento misure di stabilizzazione.

Se poi il fondo scendesse effettivamente sotto l'80%, l'esecutivo dovrebbe attuare un secondo aumento dei contributi salariali, fino a un massimo di 0,4 punti percentuali. Il contributo della Confederazione al fondo di compensazione rimarrebbe fissato al 20,2%, mentre il governo spinge per abbassarlo al 19,5%.

La CSSS-S ritiene che la sua soluzione di finanziamento sia equilibrata, sostenibile e in grado di garantire la stabilità dell'AVS fino alla prossima grande revisione, viene riportato nel comunicato.

Dal canto suo, come già noto, il Consiglio federale punta invece esclusivamente su un aumento fisso dell'IVA, di 0,7 punti percentuali, per finanziare la tredicesima AVS. Una minoranza della commissione, che auspica soltanto una soluzione transitoria, vorrebbe per contro limitarsi a un incremento dell'IVA di 0,6 punti, applicato temporaneamente fino al 2030. Una seconda minoranza infine propone di non entrare in materia.

L'oggetto è pronto per essere discusso dal plenum durante la prossima sessione estiva. Durante quella primaverile, le Camere hanno già approvato le modalità di versamento della tredicesima mensilità: questo avverrà una volta all'anno, nel mese di dicembre, a partire dal 2026.

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COMMENTI
 

beeep 6 gior fa su tio
Siamo noi a lasciarfare... come sempre

Nina 77 6 gior fa su tio
Di male in peggio...

leobm 6 gior fa su tio
Forse la si può finanziare tagliando quelle spese folli in armamenti che finiranno nei magazzini a tirare polvere, ruggine e via discorrendo

Pier1212 6 gior fa su tio
Ma guarda un po’…
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