Troppi insolventi, il tasso è tra i più alti in Svizzera. Ed è rimasto invariato con la crisi da coronavirus
Lo studio Crif: un debitore su dodici in Ticino non onora gli impegni. Peggio solo la Svizzera francese e Basilea
LUGANO - Il Covid non c'entra. Anche se qualcuno ha provato a usarlo come scusa: è il caso, ad esempio, di un insolvente seriale arrestato quest'estate a Bellinzona. La verità è che in Ticino i cattivi pagatori abbondano da tempo, e con il coronavirus non sono né aumentati né diminuiti.
Lo dicono i numeri. Uno studio pubblicato oggi da Crif, società attiva nell'antifrode, ha analizzato le richieste di esecuzione e i fallimenti a livello federale negli ultimi mesi. Sorpresa: i dati dicono che nonostante il lockdown i debitori che non fanno fronte ai loro impegni in Svizzera nel complesso sono diminuiti. A fine agosto erano il 6,48 per cento del totale, contro il 6,54 per cento dell'anno scorso.
Il Ticino è rimasto fermo - 8,1 per cento - ma la posizione in classifica è tra le peggiori nella Confederazione. Le differenze regionali sono importanti. Con il 10,8%, Neuchâtel presenta il più alto tasso di debitori inadempienti, seguito dal Ginevra (10,2%), Basilea Città (8,5%) e Vaud (8,2%). Il Ticino è quinto a pari merito con il Giura: a sud delle Alpi un debitore su 12 non fa fronte ai suoi impegni.
All'estremità opposta della graduatoria, Appenzello Interno ha i migliori debitori della Confederazione (inadempienti all'1,6%) e si piazza davanti a Zugo, Uri, Obvaldo e Nidvaldo (tutti fra 3,0 e 3,2%). Settimo miglior cantone è i Grigioni, con il 4,6%.
La crisi del Covid-19 non può peraltro essere dichiarata rientrata: le conseguenze economiche si ripercuoteranno anche sull'indebitamento privato, si dice convinta Crif, che per il 2021 si aspetta una crescita del tasso di debitori inadempienti.