La cagnolina adottata dalla leventinese Erika Botticchio, nonostante la mancanza di una gamba, «tira e corre».
«Forse non sapremo mai quel che le è successo. Probabilmente si trovava in quello stato da giorni», racconta Stéphanie Castiglioni, presidente di Forza Rescue Dog.
FAIDO/LUGANO - Dalla Spagna a Faido. È un lungo e difficile viaggio, quello intrapreso da Nika, una cagnolina di nove anni ritrovata senza gamba e in condizioni disperate in un campo della città di Badajoz, non lontano dal confine portoghese. Ma la destinazione ultima, le braccia della sua attuale padrona, la 64enne leventinese Erika Botticchio, sono un'ancora di salvezza.
«È un miracolo che sia viva» - Nika è arrivata in Ticino sabato scorso tramite l’associazione luganese Forza Rescue Dog, che si occupa di recuperare cani in difficoltà e trovare loro una nuova casa. Al momento del ritrovamento, la cagnolina non aveva più la zampa anteriore destra, che sembrerebbe essere stata in qualche modo strappata via. «Forse non sapremo mai quel che le è successo. Probabilmente si trovava in quello stato da giorni, perché presentava una grave infezione», spiega Stéphanie Castiglioni, presidente di Forza Rescue Dog. «Ci è voluto del tempo per far chiudere la ferita, ed è un mezzo miracolo che sia sopravvissuta», continua.
Scampato il peggio - Ma la malcapitata Nika, considerando il contesto, sarebbe anche stata fortunata: «Se fosse finita nei canili spagnoli, le perreras, non ci sarebbe stata neanche 24 ore», sottolinea Castiglioni. Sì, perché nella maggior parte di queste strutture anche cani in condizioni migliori vengono abbattuti immediatamente, senza nemmeno essere registrati. Inoltre «nelle perreras, secondo la legge spagnola, i cani possono soggiornare al massimo 21 giorni, e se non vengono adottati in tempo devono essere soppressi».
A corsa anche senza una gamba - «Quando è arrivato il camion che la trasportava», spiega Erika Botticchio, «ho provato un’emozione veramente forte, tremavo come una foglia e avevo le gambe di pasta frolla». Ma ora, nonostante la ferita sia ancora in processo di guarigione e il veterinario abbia rilevato altri problemi di salute da risolvere, le speranze sono alte. E la disabilità non la ferma: «Cammina, tira e corre» e «mi ha riempito il cuore», così Botticchio.
Ticino tutto cuore - Adottare un cane che soffre di problemi di salute o disabilità importanti non è comunque cosa da tutti. Ma l’altruismo di Erika Botticchio nell’accogliere Nika, spiega Castiglioni, è lo specchio di una generosità tutta ticinese. «Il nostro cantone è fantastico per quel che riguarda i cani anziani e malmessi, perché gli adottanti non mancano mai. Noi lavoriamo anche con il nord Italia e i Paesi del nord Europa, ma i cani più malandati vengono sempre adottati in Ticino. Altrove si privilegiano quelli più belli e sani. I ticinesi hanno un cuore molto grande».