Interpellanza MPS sul ritrovamento di qualche giorno fa a Balerna
BELLINZONA - Un richiedente l'asilo 14enne d’origine nordafricana. Stando ai documenti rinvenuti, è questo l’identikit del cadavere ritrovato lunedì 31 marzo, poco dopo le 19, a Balerna in via Motta. Il fatto di cronaca ha generato un'interpellanza MPS firmata da Pronzini e Sergi.
«Questo giovane ragazzo - si legge nel testo - si trovava in Svizzera essendo fuggito dal proprio paese senza i propri genitori e famigliari. Era un cosidetto “minore non accompagnato”. In quanto “minore non accompagnato” era compito dello Stato sostituirsi con tutti gli obblighi del caso ai genitori. Ciò ci è imposto, giustamente, dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo. Convenzione recepita dal diritto svizzero in data 13 dicembre 1996! Questo ragazzo, di cui non conosciamo il nome, era sotto la nostra responsabilità. Indipendentemente dal fatto che il decesso sia dovuto o meno a una fatalità ci dobbiamo tutti sentire, moralmente e legalmente, responsabili della morte di un giovane ragazzo di 14 anni».
Fino a ora «non vi è stata, da parte dell’autorità, nessuna comunicazione con cui si esprime in una qualsiasi forma di cordoglio e dispiacere per il decesso di questo giovane ragazzo. Si tratta di una circostanza assai riprovevole. Che la terra ti sia lieve giovane ragazzo. Noi che restiamo continuiamo, anche in tuo ricordo, la lotta per un mondo in cui più nessuno debba fuggire dal proprio paese e nel quale sia bandita l’ingiustizia. Un mondo nel quale ogni ragazzo e ogni ragazza possa crescere felice e concretizzare i propri sogni».
Le domande formulate