La chiusura delle scuole terziarie proposta da Berna «porterà a sofferenza e suicidi», sostiene il sindacato.
LUGANO - Scuole universitarie chiuse. È solo una delle numerose proposte poste in consultazione dal Consiglio federale. Ma il Sindacato indipendente studenti e apprendisti (SISA) non ci sta.
«Non ci si rende conto», si legge nell'odierna presa di posizione «che queste misure porteranno a sofferenza, situazioni cliniche gravi e suicidi: se non si interviene su questa crisi, il costo umano, sociale e finanziario da pagare sarà drammatico». Il Consiglio Federale, viene poi sottolineato, «si sta rivelando incapace di affrontare in maniera seria la questione sanitaria nella sua globalità, tra crisi pandemica e depressiva».
Il SISA definisce poi «assurdo» il fatto che «gli interventi necessari per rafforzare il sistema sanitario non siano stati intrapresi». E, per quanto riguarda la formazione, il sindacato sostiene che questo momento mostra «l’importanza di un rafforzamento del settore medico-sanitario, attraverso investimenti infrastrutturali negli ospedali e nella formazione. In questo senso, il numerus clausus, nelle facoltà di medicina, negli studi infermieristici e socio-sanitari, dev’essere abrogato».