L'indagine della Sezione forestale cantonale mostra che potremmo utilizzare il doppio del "cippato" impiegato ora.
BELLINZONA - L'AELSI (Associazione per l'Energia del Legno della Svizzera Italiana) ha organizzato nei giorni scorsi la propria assemblea annuale combinandola con una “giornata dell’energia” incentrata sulla visita di alcuni progetti e impianti di produzione di elettricità o calore da fonti rinnovabili, in particolare dall’energia del legno, dall’idroelettrico e dall’eolico. L’assemblea dell’organizzazione è stata l'occasione per fare il punto su aspetti di stretta attualità, come la quantità di legno a disposizione sul nostro territorio
Ticino, grande “giacimento di oro verde”
Uno degli interventi più attesi era senz’altro quello di Roland David, capo della Sezione forestale cantonale, che ha presentato i primi dati di un monitoraggio volto a conoscere la quantità realmente utilizzata di legname da energia proveniente dai boschi del Ticino, mettendola in relazione con il potenziale effettivamente disponibile, considerando le varie limitazioni e itenendo conto della sostenibilità.
«Da questa prima indagine è emerso che i boschi del nostro Cantone sono in grado di fornire un quantitativo di legno da energia che è quasi il doppio rispetto all’utilizzo attuale, senza fare concorrenza a utilizzi più pregiati e considerando anche un’eventuale produzione locale di pellet. A titolo di paragone è utile sapere che già oggi, il volume di cippato proveniente dai nostri boschi che alimenta le centrali termiche esistenti fa risparmiare ogni anno l’equivalente di 7.5 milioni di litri di olio da riscaldamento o 7.5 milioni di metri cubi di gas», ha spiegato David.
La notizia sul potenziale ancora inutilizzato - peraltro già anticipata proprio da tio.ch - è molto positiva soprattutto per quanto riguarda appunto il cippato, il combustibile indigeno, rinnovabile, rispettoso del clima e dal prezzo molto stabile oltre che conveniente, adatto a produrre e distribuire calore su grande scala per interi quartieri tramite le reti di teleriscaldamento.
Anche le istituzioni si sono rese conto delle enormi risorse che si nascondono nei nostri boschi e recentemente Città, Comuni, Cantoni e Confederazione hanno firmato una carta per l'accelerazione per il potenziamento delle reti termiche che, se venissero realizzate, non avrebbero problemi a reperire la materia prima.