Il racconto del pescatore: «Aveva una forza incredibile, abbiamo lottato»
BLENIO - Oltre ai fungiatt, c'è un'altra categoria pronta con bilancia e metro a misurare i risultati della propria caccia: i pescatori. E così, dopo l'enorme trota fario di quattro chili pescata nel lago di Cadagno, eccone un'altra ancor più grossa catturata ieri sera nei pressi della diga del Luzzone.
Il fortunato è Lorenzo Caelli, che imbraccia canne da pesca da quasi 40 anni. «Ho preso di tutto, ma una trota così grande non l'avevo mai vista», racconta. Rispetto a quella del 37enne di Arcegno, la sua è di qualche centimetro più corta, ma è più pesante di ben un chilo. «Per l'esattezza pesa 4,98kg», ci tiene a precisare il pescatore.
La cattura dell'enorme esemplare è stata tutt'altro che semplice: «Ha abboccato alle 19, l'ho tirata fuori che erano circa le 20:30. Praticamente notte». Una lotta, quella tra i due, da manuale. «Ha fatto una 20ina di partenze e ogni volta sbobinava decine di metri di lenza. Aveva una forza incredibile, ma non potevo lasciarla andare, era il pesce della vita. Ho resistito fino alla fine, aspettando che esaurisse tutte le energie, anche se avevo mani e polsi indolenziti».
Ora questa bellissima trota finirà sul piatto di Lorenzo e amici: «Inviterò qualcuno a cena per godercela in compagnia».