Soddisfatto il presidente PLR Speziali. Landi (UNIA): «Delusi e preoccupati. Guardia alta contro gli abusi».
BELLINZONA - «È stata una giornata ricca di soddisfazioni». A dirlo è Alessandro Speziali, presidente del PLR e primo firmatario dell’iniziativa sull’apertura dei negozi approvata in parlamento in autunno e, da poche ore, confermata dal voto della maggioranza dei ticinesi.
«La popolazione - continua - si è espressa in maniera piuttosto chiara e ha sostenuto la proposta», che contribuisce a incrementare «la vitalità e l'attrattività turistica del cantone». Nel tempo, si vedrà come i negozi sfrutteranno al meglio questa maggiore libertà, non obbligo, di apertura».
Il parlamentare invita inoltre a «non fare allarmismi e a non mettere in campo contrapposizioni ideologiche, disegnando scenari apocalittici sul mondo del lavoro. Per noi è importante da una parte assicurare maggiore libertà economica e, dall’altra, testimoniare anche una sensibilità sociale concreta, auspicando che il rinnovo dei contratti collettivi venga firmato da entrambe le parti, nell’interesse di tutti e di uno sviluppo sostenibile».
Di tenore differente è il commento di Chiara Landi, responsabile del settore terziario di Unia Ticino e Moesa. «Siamo delusi e molto preoccupati per le lavoratrici e i lavoratori del settore: purtroppo subiranno contraccolpi non indifferenti». Già oggi, spiega la sindacalista, le condizioni del personale di vendita sono precarie. «È un lavoro povero e frammentato - afferma - proliferano i contratti a chiamata. La modifica della legge va a peggiorare questi aspetti. Poi si aggiunge l’impatto sulla vita privata e familiare». Per Landi, «le modifiche sono in contrasto con la legge federale sul lavoro. Da domani saremo in campo per vigilare e sollecitare controlli per combattere gli abusi».