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Il Guinness World Record è tornato sui suoi passi, alla luce di una serie di dubbi sulla veridicità del record
LISBONA - Il Guinness World Record ha privato Bobi, morto nell'autunno del 2023, del titolo di "cane più vecchio del mondo".
L'organizzazione ha diramato un comunicato, nel quale afferma di «non avere più le prove necessarie per sostenere la pretesa di Bobi come detentore del record». Al momento del decesso, nell'ottobre scorso, era stato dichiarato che Bobi avesse 31 anni e cinque mesi. Due anni esatti del precedente detentore del record: Bluey, un morto nel 1939 all'età di 29 anni e cinque mesi.
Fin da subito erano sorti parecchi dubbi sulla veridicità di quanto affermato dal proprietario di Bobi, Leonel Costa. Svariati veterinari avevano ritenuto l'età del quattro zampe «del tutto implausibile». Il Guinness World Record, di fronte anche all'impossibilità di confermare o smentire che l'anno di nascita del cane fosse realmente il 1992, ha deciso di fare un passo indietro. «Siamo estremamente orgogliosi di garantire nel miglior modo possibile l'accuratezza e l'integrità di tutti i nostri record» ha dichiarato Mark McKinley, che ha condotto la revisione. «In seguito alle preoccupazioni sollevate da veterinari e altri esperti, sia in privato che in pubblico, e ai risultati delle indagini condotte da alcuni media, abbiamo ritenuto importante aprire un’analisi sulla documentazione di Bobi».
