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ITALIANel Nord Italia non si rinuncia all'apero, lo si fa da casa: vino a domicilio con le ali

11.03.20 - 13:39
L'azienda Winelivery, che consegna vino a domicilio, ha registrato un aumento degli ordini del 50%
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Nel Nord Italia non si rinuncia all'apero, lo si fa da casa: vino a domicilio con le ali
L'azienda Winelivery, che consegna vino a domicilio, ha registrato un aumento degli ordini del 50%
Sono stati anche aumentati i standard sanitari e di disinfezione, per la sicurezza di chi consegna e di chi riceve

ROMA - Nonostante la situazione di crisi, gli italiani - principalmente al nord - non vogliono rinunciare all'apero. Restando a casa, la soluzione è farsi consegnare il necessario a domicilio.

Di conseguenza, l'azienda Winelivery, una start-up milanese fondata nel 2016, sta registrando un record di ordini. Il funzionamento è chiaro: tramite un app si può scegliere fra 500 offerte di vini, birre italiane artigianali ed altre bevande, e con un ordine veloce farsi arrivare a casa tutto ciò di cui si ha bisogno, ghiaccio compreso.

Le misure di emergenza, lo ricordiamo, hanno portato alla chiusura dei bar e dei ristoranti dalle 18. E nelle ultime settimane, l'App ha registrato un aumento del 25% degli ordini a livello nazionale, e un +50% nelle città del nord. Per garantire la qualità e il tempismo nelle consegne, l'azienda, che opera in diverse città in tutta Italia, ha aumentato la propria offerta e ha dovuto rafforzare il proprio servizio.

L'impresa ha sottolineato anche l'importanza di rispettare le istruzioni sanitarie vigenti: «Per la vostra sicurezza e quella dei nostri operatori abbiamo sia elevato gli standard di qualità che adottato ulteriori misure sanitarie e di disinfezione» ha dichiarato Winelivery sulla propria pagina Facebook.

Nel frattempo, a seguito della crescita esponenziale delle consegne a domicilio, il sindacato Filt Cgil Milano ha fatto un appello alle persone a nome dei corrieri e dei lavoratori in ambito logistico: «Chiediamo a tutti di limitare al minimo gli ordini sulle cose non necessarie, ordinate solo prodotti essenziali». Infatti, il settore è stravolto dall'immenso numero di ordini a domicilio. E a Busto Arsizio è stato segnalato il primo caso di ricovero: un corriere di Amazon contagiato nonostante le precauzioni, «per chi sta fuori tutto il giorno e tocca 200 pacchi è complicato lavarsi continuamente le mani» ha dichiarato il sindacato, preoccupato per la situazione.

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