Parlano i vicini di casa dell'uomo ucciso a Dietikon. «C'era sempre gente in quella casa. Gridavano e litigavano spesso»
DIETIKON - È un quartiere vivace quello nel quale, a Dietikon, nella notte tra sabato e domenica si è consumato un omicidio.
A notare l'accaduto sarebbe stato un vicino. «Quando sono tornato a casa, la porta del piano terra era aperta. C'era un bagno di sangue». Ciò a cui ha assistito lo ha sconvolto: «Non si vedono tutti i giorni scene del genere», racconta Leo S.* a 20 Minuten.
Chi abita nello stabile è certo di conoscere la vittima, il 44 enne MZ*. Il suo appartamento, spiegano, era molto rumoroso e frequentato. «Venivano a trovarlo molti amici, giocava spesso a FIFA e ad altri giochi, e li sentivi urlare forte o litigare», racconta un vicino di casa.
Il presunto autore, arrestato dalla polizia sulla scena del crimine e residente nella stessa palazzina, si recava ogni giorno nell'appartamento dell'amico. «Quando tornava dal lavoro, andava direttamente da MZ. e lì rimaneva per tutta la sera».
Leo S. vive proprio accanto al sospettato, all'ultimo piano. Un giovane molto riservato, sottolinea. Scambiava con lui poco più che i saluti di circostanza. «Tutto quello che so è che i due trascorrevano molto tempo insieme».
Prima del delitto c'è stata una discussione accesa - «L'appartamento di MZ. puzzava sempre di erba», racconta un altro uomo che vive nello stesso stabile. Gli fa eco Leo S.: «Immagino che il crimine sia stato commesso sotto l'effetto di droghe».
A quanto pare, il fatto di sangue è stato preceduto da un'accesa discussione, come riferiscono all'unanimità diversi residenti. «Due uomini stavano litigando sulle scale», racconta un vicino.
Nessuno sa cosa sia accaduto in quell'appartamento. Anche la polizia cantonale di Zurigo ha dichiarato che al momento non è chiaro come sia morta la vittima. Anche il movente è sconosciuto.
Leo S. piange la scomparsa del vicino: «Viveva più di notte che di giorno, ha sempre avuto una vita difficile e ha perso anche la madre, suicida in giovane età. Di certo non ha avuto una vita facile».
*nomi noti alla redazione