Tuttavia l'attività commerciale resta di molto inferiore a quella dello stesso mese del 2019
BERNA - Prosegue la ripresa del commercio estero svizzero: in luglio le esportazioni sono aumentate dell'1,1% a 17,7 miliardi di franchi, mentre le importazioni del 2,5% a 15,1 miliardi di franchi. La bilancia commerciale ha chiuso con un'eccedenza di 2,6 miliardi di franchi, si legge in una nota odierna dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD).
Quest'ultima rileva tuttavia come l'attività commerciale sia stata notevolmente inferiore a quella del luglio 2019. Su base annua le esportazioni sono diminuite di 2,1 miliardi di franchi e le importazioni di 1,9 miliardi.
In termini reali, cioè senza tener conto dall'inflazione, rispetto a giugno le esportazioni sono cresciute del 2,3% in luglio e le importazioni dell'1,1%. Per quanto riguarda le spedizioni all'estero, tutti i settori hanno registrato una crescita, ad eccezione di quello settore chimico e farmaceutico di punta.
La progressione dell'export è stata sostenuta in particolare dall'industria orologiera, in crescita per il terzo mese consecutivo. Dopo un balzo del 62,6% in giugno, in luglio è aumentato del 38,9%, raggiungendo 1,56 miliardi di franchi, avvicinandosi così al livello di febbraio.
Anche l'industria delle macchine ed elettronica ha registrato il terzo aumento mensile consecutivo. Le esportazioni del secondo settore di esportazione sono cresciute dell'1,8% a 2,28 miliardi di franchi. Nel solo ramo delle macchine, sono rimaste stabili a 1,45 miliardi.
A livello geografico le esportazioni hanno guadagnato terreno nei tre mercati principali. Verso l'Europa, principale mercato della Svizzera, sono state però le meno dinamiche, con un aumento dello 0,8% a 9,73 miliardi di franchi. Dopo il +20% registrato giugno, le spedizioni verso l'Asia sono aumentate del 5.9% a 3.92 miliardi, nonostante il calo registrato in Cina (-5.7%).
Sul fronte delle importazioni, la crescita è stata trainata principalmente dalla vitalità dei prodotti chimici e farmaceutici- in crescita per la prima volta da marzo, oltre che dalla gioielleria.