Cerca e trova immobili
GUERRA COMMERCIALE

Franco svizzero a massimi, male Zurigo con i controdazi cinesi

Continua la fuga dal biglietto verde, in cerca di lidi più sicuri
Depositphotos (wrangel)
Fonte Ats Awp
Franco svizzero a massimi, male Zurigo con i controdazi cinesi
Continua la fuga dal biglietto verde, in cerca di lidi più sicuri

ZURIGO - Il franco svizzero si conferma un bene rifugio nel contesto della politica economica e tariffaria imprevedibile del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta spingendo gli investitori ad abbandonare il dollaro per passare alla valuta nazionale elvetica.

Stamani il dollaro era scambiato a 0,8203 franchi, oltre tre centesimi in meno rispetto a 24 ore prima. La scorsa notte il tasso di cambio è addirittura sceso a 0,8141, un minimo storico. Nello stesso periodo, il franco ha guadagnato circa un centesimo nei confronti dell'euro, arrivando a 0,9273.

Il cambio euro-dollaro si situa a 1,1302 dopo l'1,1216 di ieri sera e l'1,0991 di ieri mattina. La scorsa notte la moneta unica europea è addirittura salita a 1,1383 dollari, il livello più alto da oltre due anni.

Il motivo della forza del franco è che gli investitori abbandonano il dollaro perché confrontati all'incertezza dovuta all'imprevedibilità di Trump, come ha spiegato all'agenzia di stampa economico finanziaria Awp un trader. Questa incertezza è pure alla base del significativo aumento del rendimento dei titoli di stato decennali statunitensi. E questa tendenza potrebbe continuare, dato che la guerra commerciale è destinata a proseguire, secondo vari operatori finanziari sentiti da Awp. «Le scelte di Trump hanno fatto a pezzi molta fiducia».

Zurigo avanti adagio - La borsa svizzera apre pressoché immutata: alle 09.23, l'indice dei valori guida SMI segna 11'253,07 punti, con una variazione di +0,08% rispetto alla chiusura di ieri.

I mercati azionari europei avviano invece la nuova seduta in chiaro rialzo - Francoforte (+1,09%), Londra (+0,73%), Milano (+0,98%) e Parigi (+0,92%) - dopo la performance brillante della vigilia. Giocano un ruolo i future di Wall Street, positivi.

La chiusura dei listini asiatici è invece stata contrasta, con un tonfo a Tokyo (-2,96%) e invece le borse cinesi in territorio positivo (hanno recuperato le perdite iniziali innescate dalla nuova caduta di Wall Street sui timori del duro scontro commerciale tra Cina e USA e sui rischi di recessione). L'indice Composite di Shanghai sale dello 0,45%, mentre quello di Shenzhen segna un progresso dello 0,72%.

Ma poi è arrivata la Cina - Dopo una breve apertura in territorio positivo, l'indice principale della borsa svizzera è in rosso in seguito alla decisione della Cina di aumentare i suoi controdazi sulle importazioni dei beni statunitensi dall'84% al 125%. Alle 10.45 lo SMI segnava 11'114,50 punti, in calo del'1,16% rispetto alla chiusura di ieri sera.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE