Fra il 2014 e il 2019 il numero di posti di lavoro nelle imprese a controllo cinese è più che settuplicato
NEUCHÂTEL - Un occupato su quattro in Svizzera lavora per una multinazionale. Di questi circa due terzi sono attivi per una azienda elvetica, gli altri per una controllata nella Confederazione di una ditta estera.
Stando ai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) nell'ambito del suo rilevamento strutturale delle imprese Stagre, alla fine del 2019 le aziende multinazionali erano 30'118, con 1,45 milioni di lavoratori.
Fra il 2014 e il 2018 la crescita annua dell'occupazione in questo segmento è stata pari all'1,5%, leggermente più alta dell'insieme dell'economia (1,0%), precisa l'UST.
A fine dicembre 2019, le multinazionali sotto controllo domestico erano 16'887, con 935'082 addetti, quelle controllate dall'estero 13'231 con 514'656 occupati. Considerando solo questi ultimi, il 23,9% è attivo per gruppi con sede in Germania, il 19,1% per conglomerati americani e il 14,9% per società francesi.
Lontano dal podio sono però in corso movimenti significativi: ad esempio fra il 2014 e il 2019 il numero di posti di lavoro nelle imprese a controllo cinese è più che settuplicato, passando da 1815 a 13'470. Un aumento degli addetti è stato registrato anche nelle imprese sotto il controllo del Sudafrica (+5,9%; tasso di crescita media annua 2014-2019), mentre è diminuita l'occupazione delle unità appartenenti a multinazionali irlandesi (-7,3%).