In particolare nel settore manifatturiero, ma anche nell'edilizia e nel commercio al dettaglio
Insomma, le prospettive d'impiego in Svizzera sono in netto miglioramento.
ZURIGO - La maggioranza delle aziende del settore manifatturiero valuta l'occupazione attuale come troppo bassa, e vorrebbe espandere fortemente l'organico nei prossimi tre mesi.
È quanto è emerso dall'indicatore dell'occupazione sviluppato dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), che per la prima volta dall'inizio della crisi della coronavirus è tornato sopra la media pluriennale.
Comunque, si tratta di un'evoluzione che è in atto anche in altri comparti: gli indicatori sull'occupazione sono favorevoli anche nell'edilizia, nel commercio al dettaglio, nel commercio all'ingrosso e negli altri segmenti dei servizi. Ma persino nel ramo alberghiero e della ristorazione la situazione si sta allentando: con un sensibile miglioramento negli ultimi sei mesi. L'unico ramo in controtendenza è quello delle banche e assicurazioni, le cui prospettive sono leggermente peggiorate rispetto al secondo trimestre.
Ciò mostra che le prospettive a breve termine sul mercato del lavoro svizzero stanno migliorando assai: il parametro si è attestato nel terzo trimestre a 7,2 punti, mostrando un sensibile miglioramento. Un livello positivo analogo era stato registrato l'ultima volta nell'ultimo trimestre del 2010, dopo la crisi finanziaria, spiegano gli specialisti zurighesi in un comunicato odierno.
La ripresa dell'indicatore generale - che si basa sulle risposte di migliaia di aziende a cui vengono chieste informazioni sui piani per l'occupazione e sulle loro aspettative per i tre mesi successivi - è inoltre di ampia portata: la maggior parte degli specifici indicatori occupazioni sono aumentati fortemente.