Sul web sbarca un documentario prodotto da Cointelegraph, che indaga l'ecosistema delle valute digitali della città del Ceresio, tra apprendimento, negozi e rapporti umani.
Lugano è un punto di riferimento internazionale per l'adozione di Bitcoin: lo testimonia il documentario "You can live on Bitcoin in Lugano", prodotto da Cointelegraph e gratuitamente fruibile su Youtube. 17 minuti di aneddoti, interviste e bilanci a due anni e mezzo dal lancio dell’iniziativa Plan ₿, a cura dal giornalista e divulgatore Joe Nakamoto, che ha scandagliato i principali snodi dell'ecosistema cittadino alimentato dalla diffusione della valuta digitale più nota al mondo nell’infrastruttura finanziaria locale.
Un hub per l'educazione e l'innovazione
Il cuore pulsante di questa rivoluzione, secondo il reporter, è la “Plan ₿ Summer School” - la cui edizione 2024, come vi abbiamo raccontato, si è conclusa pochi giorni fa - in cui «docenti e professionisti trasmettono agli studenti il funzionamento e le implicazioni d’uso delle tecnologie decentralizzate e peer-to-peer, gettando i semi per un nuovo futuro e plasmando il modo in cui le nuove generazioni pensano al denaro». Come evidenzia, poi, lo stesso autore del video-reportage, «la blockchain svolge un ruolo centrale nel facilitare le interazioni quotidiane», dalle piccole transazioni al pagamento delle tasse.
Vivere a Lugano solo con Bitcoin è possibile?
Joe Nakamoto ha messo alla prova questa idea, utilizzando la valuta digitale per pagare in negozi, ristoranti e persino in una lavanderia. «La città ha il più alto numero di commercianti che accettano BTC e USDt pro capite in Europa. Nonostante alcuni intoppi tecnici e la resistenza di alcuni negozianti tradizionalisti o scettici, l'esperimento si sta rivelando un successo», afferma nel video. «Posso pagare il mio cibo e tagliare i capelli una volta ogni mese e mezzo in Bitcoin», racconta Paolo Ardoino, CEO di Tether, intervistato dal redattore di Cointelegraph.
L'importanza dei rapporti umani
Ma al netto dell’impatto tecnologico, quello che colpisce il giornalista sono le connessioni tra le persone nel movimento ormai radicatosi in città legato alle valute digitali. «Persone da tutto il globo, da Taiwan al Brasile, vengono qui per confrontarsi con chi vede in Bitcoin il futuro, e per costruirlo con loro», è una delle riflessioni degne di maggiore nota. Adam Back, CEO di Blockstream e crittografo citato nel white paper scritto da Satoshi Nakamoto nel 2008, aggiunge entusiasta: «Sono in corso diverse iniziative, che hanno coinvolto il sindaco e l'amministrazione comunale: è davvero interessante quello che sta accadendo».
Quale sarà il futuro di Bitcoin a Lugano?
La Città in riva al Ceresio, in un processo sempre più consolidato, sta costruendo le fondamenta di una prospettiva in cui le tecnologie decentralizzate e P2P saranno sempre più integrate nella vita quotidiana, anche in modi diversi rispetto ai pagamenti mediante valute digitali. Come notato sempre da Paolo Ardoino e confermato dallo stesso Joe Nakamoto, «anche con le carte di credito ci sono voluti 20-25 anni per raggiungere il grado di adozione attuale, quindi non ho paura del tempo. Penso che, ogni anno che passa, la tecnologia ci aiuterà a fare un lavoro migliore nel coinvolgere sempre più persone».