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MADDALENA ERMOTTI LEPORI

«I docenti non potrebbero studiare e lavorare?»

Maddalena Ermotti Lepori interpella il Governo sugli aspiranti professori che non avranno il posto di lavoro e propone alcune modifiche
Maddalena Ermotti-Lepori
Fonte Maddalena Ermotti lepori
«I docenti non potrebbero studiare e lavorare?»
Maddalena Ermotti Lepori interpella il Governo sugli aspiranti professori che non avranno il posto di lavoro e propone alcune modifiche

Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza [cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC]

Il tema ha suscitato dibattito nell’opinione pubblica, ed è giusto che la società tutta conosca le condizioni di impiego dei futuri docenti.

Testo dell’interpellanza

Hanno destato scalpore le recenti informazioni, secondo cui vi sono più di una decina di persone che stanno seguendo l’abilitazione presso il DFA per l’insegnamento dell’italiano nel settore medio superiore, le quali non troveranno un posto di lavoro a settembre 2025, perché le previsioni di impiego sono state smentite dalla realtà: rispetto alle previsioni ci troviamo infatti ora ad avere più allievi iscritti nel settore professionale, e meno nel medio superiore.

Certo, questo risultato può essere visto come positivo, come frutto del grande impegno dei datori di lavoro e delle scuole, per offrire alternative interessanti al liceo, a favore della nostra gioventù: sappiamo infatti che ci sono ragazzi e ragazze che si iscrivono al liceo non per convinzione, ma per una (supposta) mancanza di alternative.

Vi è però il problema degli aspiranti docenti, che non troveranno posto di lavoro nonostante l’impegno, e nonostante il fatto che magari hanno lasciato un impiego retribuito per seguire la formazione, convinti che avrebbero poi trovato il posto di docente.

Alla luce di queste considerazioni, interpello il governo chiedendo:

PRIMO. Non si potrebbe proporre un’abilitazione, anche per il settore medio e medio superiore, che possa essere svolta in parallelo alla attività di insegnamento? Magari spalmandola su più anni?

Nel settore professionale funziona così, con soddisfazione generale: da sempre la abilitazione viene svolta mentre si ha il posto di lavoro. Non va dimenticato inoltre che una formazione come la abilitazione, che porta (anche) a riflettere criticamente sulla pratica di docente, è molto utile se contemporaneamente ci si trova ad insegnare, e non per un semplice stage, ma con un vero posto di lavoro.

Faccio notare che ad esempio per gli allievi e allieve che si preparano a diventare docenti di scuola elementare, è possibile (durante il terzo anno di scuola) ottenere un incarico di insegnamento a metà tempo.

SECONDO. Come già richiesto dal Gran Consiglio in sede di approvazione della politica universitaria quadriennale 1, occorrerebbero sinergie tra le due istituzioni che abilitano i docenti: il DFA per i docenti del settore medio e medio superiore, la SUFFP per i docenti del settore professionale.

Per molti aspetti, il lavoro di insegnamento è analogo, e anche gli allievi e le allieve sono in tutti i settori persone in formazione dai 15 ai 19-20 anni.

TERZO Dal punto di vista delle condizioni necessarie per insegnare nelle scuole ticinesi, non sarebbe possibile una permeabilità tra le diverse abilitazioni? Perché un abilitato per le scuole medie superiori non potrebbe insegnare nel settore professionale?

Il Governo non può studiare una modifica delle condizioni necessarie per insegnare nelle diverse scuole? Perché questi compartimenti stagni? Gli allievi sono più o meno gli stessi…

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