Il sindacato di categoria considera l'attuale situazione «un risultato diretto degli errori di pianificazione».
«L'attuale carenza di personale addetto alla guida dei treni era annunciata da anni». Il nuovo CEO Ducrot: «La fase peggiore dovrebbe terminare a metà 2021. Abbiamo attualmente 340 aspiranti macchinisti in formazione».
BERNA - Il Sindacato svizzero dei macchinisti e aspiranti (VSLF) chiede alle FFS un ripensamento radicale della sua politica per far fronte alla mancanza di macchinisti e agli annullamenti di collegamenti, considerati un risultato diretto degli errori di pianificazione degli ultimi anni.
L'attuale carenza di personale addetto alla guida dei treni era annunciata da anni, scrive il VSLF in un comunicato odierno. La politica a breve termine ha comportato, tra l'altro, una formazione incompleta dei giovani candidati per il personale ferroviario, la cui specializzazione ha indotto una limitata capacità operativa e quindi a un indebolimento della produttività e delle prestazioni delle FFS.
Nel programma odierno "Samstagsrundschau" della Radio svizzero tedesca SRF, il direttore delle FFS Vincent Ducrot, entrato in carica poco dopo l'inizio della crisi dovuta al coronavirus, ha dichiarato che la fase peggiore della penuria di macchinisti dovrebbe aver termine a metà dell'anno prossimo. Ha indicato che la formazione durerà due anni e che attualmente sono 340 gli aspiranti in formazione. Quando gli è stato chiesto perché i conducenti di altre regioni non sono stati in grado di aiutare nella Svizzera romanda, particolarmente colpita, Ducrot ha spiegato che essi potevano guidare solo determinate tratte e convogli con la loro licenza.
Nella comunicato odierno l'associazione dei macchinisti dichiara di essere pronta a contribuire a superare l'attuale «precaria situazione finanziaria e del personale» e a cercare soluzioni. Soprattutto, il sindacato considera un attento reclutamento e un impiego flessibile dopo la formazione come passi importanti per risolvere il problema. Secondo il VSLF l'attrattiva della professione di macchinista è un fattore decisivo per riuscire a trovare persone adatte. Per anni - sottolinea - non ci sono stati adeguamenti salariali significativi per il personale di guida delle locomotive.
I numeri della crisi - Secondo agli ultimi dati, le FFS nei prossimi anni dovranno sostituire mille macchinisti che andranno in pensione. Un grosso problema calcolando che la crisi di Covid-19 ha rallentato notevolmente la formazione. La conseguenza è che alcuni treni, soppressi per causa maggiore durante il lockdown, continueranno a non circolare. Come precisato anche nella trasmissione radiofonica della SRF la situazione è particolarmente preoccupante in Romandia dove alcuni collegamenti tra Losanna e Ginevra, pensati per diminuire un po' l'affollamento negli orari di punta, sono stati cancellati.