In Svizzera l’8,2% della popolazione ha dichiarato di essere stato discriminato per motivi religiosi
BERNA - Venire discriminati perché si appartiene a una determinata religione. Accade purtroppo ancora. E accade almeno in 8 casi su 100. Almeno l’8,2% della popolazione ha dichiarato di essere stato vittima di discriminazione a causa della propria appartenenza religiosa. Questo stando ai dati diffusi oggi dall’Ufficio federale della statistica. Ad essere state maggiormente colpite dal fenomeno sono soprattutto le comunità musulmane: il 35% di loro ha infatti indicato di essere stato vittima di una discriminazione fondata sulla religione in almeno un caso concreto. Non sono i soli. Anche altre religioni e quelle di altre comunità evangeliche, rispettivamente con il 26 e il 17%, denunciano episodi di intolleranza.
La discriminazione può essere vissuta in diversi contesti, si va dall’ambito professionale, passando dalla scuola o durante un periodo di formazione professionale o scolastica, e perfino durante la ricerca di una abitazione. Tra le persone che hanno dichiarato di essere state vittima di una simile esperienza a causa della loro appartenenza religiosa, il 50% dice di averla vissuta nell’ambito di una conversazione.