Sono arrivate le conclusioni dell'esperto indipendente incaricato di analizzare la situazione
LOSANNA - La consigliera di Stato vodese Valérie Dittli non ha infranto la legge riguardo al proprio domicilio fiscale.
L'esperto indipendente incaricato di analizzare la situazione ritiene che la responsabile delle finanze cantonali abbia agito «in conformità alle norme legali e alla giurisprudenza».
Per l'avvocato fiscalista Daniel Schafer, citato in un comunicato diramato oggi dal Cantone, Dittli «era nella posizione di beneficiare in tutta legittimità della prassi consolidata per i giovani single di età inferiore ai 30 anni», mantenendo il suo domicilio fiscale presso i genitori a Oberägeri (ZG) nonostante la sua vita attiva a Losanna. Nella città romanda, aveva un posto da assistente-dottoranda in legge all'università.
La rappresentante del Centro, 30 anni, ha spostato il suo domicilio solo a inizio 2022, quando si è candidata al Consiglio di Stato, finendo per questo nel mirino della critica. «I suoi legami con il canton Zugo rimangono predominanti fino alla fine del periodo fiscale 2021», precisa Schafer, partner dello studio Lenz & Staehelin a Ginevra.
L'esperto, chinatosi sulla situazione di Dittli fra il 2016 e il 2021, ha calcolato ad esempio che, in quest'ultimo anno, a Zugo la politica ha pagato un ammontare in imposte di 187,45 franchi inferiore a quello che avrebbe dovuto versare se fosse stata tassata nel canton Vaud. Schafer aggiunge inoltre che fino al 2022 si è registrata correttamente, indicando Losanna come residenza secondaria e Oberägeri come domicilio principale. Peraltro, nessuno dal Servizio del controllo abitanti del capoluogo vodese aveva reagito.
Da parte sua, l'esecutivo cantonale afferma che la perizia apporta la «chiarezza necessaria» e che quindi il dossier può ormai «essere chiuso». La polemica era montata a inizio mese, quando l'emittente romanda RTS aveva rivelato che l'eletta non aveva ancora mai pagato le tasse a Vaud, suscitando i rimproveri in particolare dei partiti di sinistra.