Lo rileva un'indagine condotta all'interno delle forze armate
BERNA - Il tipo di radicalismo più frequente fra i membri dell'esercito svizzero è stato anche nel 2022 quello di destra. Lo rivela l'ultimo bilancio in materia delle forze armate, secondo cui ha rappresentato l'80% delle 35 segnalazioni pervenute in totale riguardanti presunti casi di estremismo.
Soltanto sporadicamente, precisa in una nota odierna Aggruppamento Difesa, «al servizio specializzato dell'esercito sono giunte richieste di consulenza e notifiche di indizi relative a estremismo etno-nazionalista o di matrice jihadista. Quest'ultimo da quattro anni si limita a essere oggetto di annunci isolati. Nel 2022 non vi sono stati episodi legati al radicalismo di sinistra».
Rispetto agli anni precedenti, il quadro generale non mostra alcuna variazione di rilievo: pure nel 2022 «si è trattato principalmente di episodi rari legati ad annunci di presunte attività estremiste nella vita civile. Non sono stati registrati atti di violenza o situazioni rilevanti ai fini della sicurezza».
L'esercito, si legge nel comunicato, continua ad applicare «in maniera sistematica le disposizioni legali e la sua strategia della tolleranza zero, per esempio sensibilizzando sul tema tutti i futuri capisezione, i comandanti d'unità e di scuola».