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SVIZZERAQuei video di passeggiate e raclette per reclutare estremisti islamici

23.07.24 - 06:30
I social come canale di propaganda. L'obiettivo sembra essere quello di plagiare le giovani menti
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Fonte NZZ
Quei video di passeggiate e raclette per reclutare estremisti islamici
I social come canale di propaganda. L'obiettivo sembra essere quello di plagiare le giovani menti

ZURIGO - L'Hohe Kasten si erge possente mentre un allegro gruppo di escursionisti, circa due dozzine di giovani per lo più barbuti, si arrampicano su stretti sentieri e lungo aspre pareti rocciose verso la vetta. Una voce con accento britannico recita: «Lui è il passato, il presente e il futuro». Quindi il canto: «Allah, Allah. Alhamdulillah». Il video apparso su Instagram prosegue con i giovani inginocchiati su un prato di montagna. Chinano la testa e pregano. Il gruppo poi si incammina nella valle, attraverso prati rigogliosi e un lago di montagna.

L'account di propaganda islamica - Il canale che sta diffondendo il video sui social si chiama “Al-Muddathir”, come la settantaquattresima Sura del Corano che rivolge un appello ai credenti invitandoli a dedicarsi alla missione profetica annunciando la verità dell'Islam. L'account - riporta la NZZ - diffonde video all'apparenza innocui, ma in realtà si fa promotore della propaganda islamica.

Un fenomeno che sta diventando di tendenza. Canali come questo invitano allo sport, al contatto con la natura e all'unione fra compagni di fede islamica. L'intento, però, è proporre una visione del mondo estremamente conservatrice e radicale prendendo le distanze da chi non la condivide.

Un trend in crescita - L'indagine della NZZ dimostra che questo tipo di propaganda, in nome di Allah, è ben radicata in Svizzera, oltre che molto attiva.

Non è dato sapere chi vi sia dietro al canale, ma è chiaro l'obiettivo dell'account seguito da circa 4.000 persone: «Portare eventi islamici in Svizzera».

Gli oratori salafiti - “Al-Muddathir” è presente anche quando personaggi della scena salafita si esibiscono nelle moschee svizzere. Anzi, i responsabili dell'account sembrano essere proprio gli organizzatori di questi eventi.

Questi oratori vengono accolti dapprima in una moschea, e poi deliziati con raclette, sottaceti e cipolline, come si vede in vari video. Fino ad ora sono diversi i predicatori ospitati in terra confederata. Tra questi il controverso Marcel Krass, una delle figure di spicco della scena salafita in Germania.

Altro personaggio discusso è Mohamed Hoblos, che gira il mondo al motto di “Reviving the Ummah” e che avrebbe dovuto esibirsi in Svizzera (sempre grazie ad “Al-Muddathir”), ma è stato blindato dalla polizia poco dopo l'atterraggio all'aeroporto di Zurigo e rispedito a casa.

A caccia di giovani - Secondo gli esperti, questi eventi servono ad attirare e a radicalizzare i giovani musulmani. Anche le autorità svizzere, in allerta, mettono in guardia dalle capacità di conversione dei social. A confermarlo è persino il procuratore federale Stefan Blättler: «Piattaforme come Instagram o Tiktok sono capaci di portare idee folli, senza filtri, nelle camerette dei ragazzi».

Precedenti pericolosi - Ciò che temono gli inquirenti sono casi come quello del 15enne (soprannominato sui social "Ahmed, la Bestia") che a inizio marzo ha accoltellato un ebreo ortodosso a Zurigo. Il giovane, da mesi, era attivo in una comunità virtuale di fanatici dell’IS.

Due settimane dopo, la polizia vodese e ginevrina arrestavano tre minori, segnalati come simpatizzanti delle idee jihadiste attraverso i social. E sempre il web sarebbe il canale che aveva permesso ai due giovani fermati in giugno di discutere di un attacco a un camion del Pride di Zurigo.

Saïda Keller-Messahli collabora da anni con le reti islamiste in Svizzera e in Europa. Ha analizzato i post di “Al-Muddathir” e sostiene che, «sebbene in apparenza non sia chiaro, contengono messaggi pieni di idee islamiste». Il tutto non avrebbe nulla a che fare con la spiritualità e la fede. «È solo una questione di glorificazione di un’ideologia islamista».

Il "no comment" - La NZZ ha provato a contattare le menti dietro “Al-Muddathir” per chiedere quale sia lo scopo del canale e se sia una porta verso l’islamismo radicale, ma senza ottenere risposta.

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