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Un bicchiere è già troppo? C'è chi dice no: «Il consumo di alcol non va demonizzato»

Cancerogeno oppure (se poco) balsamo per il cuore? Trarre conclusioni piace agli studiosi ma non è sempre così facile. Parola all'esperto.
Depositphotos (TarasMalyarevich)
Fonte Ats
Un bicchiere è già troppo? C'è chi dice no: «Il consumo di alcol non va demonizzato»
Cancerogeno oppure (se poco) balsamo per il cuore? Trarre conclusioni piace agli studiosi ma non è sempre così facile. Parola all'esperto.

AARAU - Anche un solo bicchiere di vino al giorno è di troppo? Il consumo moderato non va demonizzato, sostiene Christian Wolfrum, professore al Politecnico federale di Zurigo (ETH), che sottolinea la difficoltà di studiare veramente gli effetti dell'alcol.

«Insegno scienze dell'alimentazione all'ETH e da anni mi oppongo alla interpretazione eccessiva degli studi nutrizionali: ciò include anche il consumo di alcol», afferma l'esperto in un'intervista pubblicata oggi dall'Aargauer Zeitung (AZ), «vi sono affermazioni basate su ricerche i cui risultati non consentono di trarre determinate conclusioni. È diverso per gli studi farmaceutici, dove gli effetti di un preparato possono essere facilmente testati. Non è così per la ricerca sulla nutrizione: nel caso dell'alcol, ad esempio, esistono molti studi di coorte individuali in cui vengono confrontati gruppi che bevono o no. Il problema è che questo produce un numero di bias, cioè di sono errori sistematici che portano alla distorsione dei risultati degli studi».

Il bias che rovina gli studi - «Agli studenti lo spiego come segue: per quanto riguarda il consumo di pesce, gli studi hanno dimostrato che i gruppi con un elevato consumo hanno meno attacchi cardiaci. Da ciò viene dedotto che mangiare pesce protegge dagli attacchi di cuore. Poi mostro agli studenti il grafico successivo: in una società che consuma più cioccolato ci sono più premi Nobel. Da questa correlazione statistica si potrebbe concludere che il cioccolato rende più intelligenti: ma non si tratta di una relazione causale. Ci sono sempre molti bias, praticamente impossibili da eliminare».

In materia di studi sull'alimentazione vi sono tante distorsioni di questo tipo: «Se gli intervistati dichiarano di mangiare carne solo una volta alla settimana, in realtà potrebbero mangiarla quattro volte. Questo fenomeno è noto come overreporting. Nel caso dell'alcol, a volte c'è un errore fino al 75%, perché magari le persone si vergognano, perché vogliono fare bella figura o perché c'è una pressione sociale a bere meno alcol».

C'è poi un problema con l'astinenza: chi non beve una goccia viene contrapposto a chi beve in modo moderato, ma magari chi oggi è astemio un tempo beveva di più ed era malato, con la conseguenza che il gruppo di chi non tocca il bicchiere oggi appare avere condizioni di salute peggiori.

«Se si eliminano queste distorsioni e se si è consapevoli di esse di solito non rimane molto delle affermazioni», argomenta il 52enne, «nella scienza si ha un'ipotesi e si fa un esperimento che la provi o la confuti. Per ragioni pratiche questo non può essere fatto con il consumo di alcol e non è stato fatto finora. Per questo motivo è importante effettuare meta-analisi di diversi studi. Un esempio interessante è una meta-analisi del 2022, che è giunta alla conclusione che il consumo moderato di alcol ha un effetto positivo su 49 malattie e negativo su 25 in 140 patologie esaminate, come ictus, demenza e altre».

Ma quindi non esiste uno studio perfetto sull'alcol? «No», risponde l'intervistato, «bisognerebbe condurre una ricerca in cui un gruppo beve deliberatamente vino regolarmente e confrontarlo con un gruppo che non beve alcolici. Nel 2018 è stato condotto uno studio di questo tipo, ma purtroppo è stato interrotto dopo tre mesi perché l'insorgenza del cancro non era inclusa nel progetto dello studio. Ma l'effetto del tumore può essere misurato solo con un numero estremamente elevato di soggetti, il che non è fattibile per ragioni pratiche e finanziarie. La situazione è più semplice nel caso delle malattie cardiovascolari».

L'alcol viene quindi demonizzato? «Sembra di sì, se si guardano gli articoli dei media. È esattamente quello che è successo alla carne per un certo periodo: i media ne hanno parlato come della prima causa di morte. Poi è uscito un importante studio che ha concluso che gli effetti di una dieta vegetariana erano statisticamente indistinguibili da quelli di una dieta a basso consumo di carne. Qualcosa di simile si può ora osservare con l'alcol».

Però diversi studi, anche recenti, affermano che l'alcol è una tossina per le cellule, che colpisce tutti gli organi del corpo: «Quasi tutte le sostanze sono citotossine, perché le cellule sono molto sensibili al loro ambiente. In grandi quantità, l'alcol è certamente una citotossina. Ma non ci sono dati sul fatto che quantità molto piccole nel sangue possano già essere considerate citotossiche. Se si mette l'alcol su una cellula in coltura in laboratorio, le cellule muoiono, ma lo stesso vale per altre sostanze. Ad esempio se si applicano dosi elevate di vitamina C alle cellule, queste muoiono. Nessuno però definirebbe la vitamina C come un veleno per le cellule. Quindi, come sempre, è tutta una questione di quantità».

«Con l'alcol c'è anche il problema della dipendenza», prosegue il docente con studi in Germania e negli Stati Uniti, «ma non sono d'accordo con l'affermazione che ogni bicchiere è già troppo. Allo stesso tempo, non consiglierei di bere un bicchiere di vino al giorno per motivi di salute».

Quel bicchiere al giorno che fa bene al cuore - Esiste una meta-analisi pubblicata nel dicembre 2024 dall'Accademia nazionale americana delle scienze, dell'ingegneria e della medicina su incarico del Congresso degli Stati Uniti che mostra che la mortalità è leggermente inferiore se si beve un po' di alcol: «Dai dati di questo studio si può concludere che il consumo moderato è associato a un effetto positivo sulle malattie cardiovascolari e a un effetto negativo sul cancro al seno femminile. Ma anche questi effetti sono appena rilevabili e dipendono dall'individuo».

«Se si esaminano i numerosi studi sembra che il consumo moderato di alcol sia correlato a effetti positivi sulle malattie cardiovascolari: la ricerca dell'Accademia nazionale americana citata può confermare queste conclusioni", insiste lo specialista professore dal 2017.

«Io non mi pronuncerei però ancora su un effetto positivo causale. L'effetto positivo potrebbe derivare anche dal fatto che le persone che bevono vino sono spesso più rilassate: forse è l'effetto di rilassamento a proteggere dall'infarto e non il vino in sé».

«È ovvio che esiste anche un problema di dipendenza», puntualizza l'esperto, «l'alcol è facile da ottenere e può essere una droga, questo è indiscutibile. Cominciare a bere può essere pericoloso e portare a un consumo eccessivo», sottolinea.

«È una linea sottile. Ma qui stiamo parlando di dipendenza, non sono uno specialista. Io parlo di un consumo moderato. Ci sono invece sicuramente persone che sottovalutano il loro consumo e si danneggiano di conseguenza», mette in guardia Wolfrum.

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COMMENTI
 

littli 1 mese fa su tio
Sinceramente io faccio quello che voglio e non mi importa. Non bevo vino solo perché non mi piace. Ogni tanto mi bevo senza nessun rimorso un bicchierino di liquore. Ma ritengo che bisogna smettere di demonizzare ogni cosa e badare di più ai propri fatti.

La verità 1 mese fa su tio
L'importante è sapere che l'alcol è un elemento tossico per il nostro organismo, senza importare la quantità. Dopodiché ognuno è libero di rovinarsi la salute come meglio crede. La cosa migliore resta sempre il non consumo o il consumo molto moderato e non regolare

Kelt 1 mese fa su tio
Intanto praticamente chiunque può comprarlo, berlo, regalarlo, annaffiarci le rose ecc ecc e sei giustamente sanzionato solo guidi. La canapa invece si continua demonizzare quando il 90% dei comportamenti violenti e/o pericolosi sono amplificati dall'alcool. Mah...

La verità 1 mese fa su tio
Risposta a Kelt
Fra l'altro l'alcol è una sostanza totalmente tossica per il nostro organismo, mentre il THC è trattato dal nostro sistema endocannabinoide che già produce sostanze simili. Ovviamente fumare fa male quindi il problema deriva principalmente dalla canapa fumata. Meglio farsi i tè o i biscotti ;)

LoveYourCountry 1 mese fa su tio
Io sono dell’idea che tutte quelle bevande o cibi che non sono essenziali per la sopravvivenza dell’essere umano, debbano essere consumati in modo limitato.. che si tratti di caffè, di alcool, di dolci artificiali (tutto ciò che non è frutta, quindi: cioccolato, torte, merendine, ecc). La soluzione sta nel controllo delle assunzioni e nella non regolarità. Lo stesso non vale però per le carni, la cui assunzione fa parte di una dieta variegata e sana (sempre se consumato in quantità “giuste”), anche se può essere sostituita con altri alimenti, a preferenza dell’individuo. Questo per dire che non credo nella veridicità di alcuni studi che supportano il consumo di vino o cioccolato in modo regolare, non credo che sia un valore aggiunto ma ci sono troppi Bias come descritto nell’articolo.

F/A-19 1 mese fa su tio
L’alcol fa male alla salute. Se ne consumi poco farà poco male, se ne consumi tanto...., inutile offuscarci le idee con mille discorsi.

Galvo 1 mese fa su tio
Risposta a F/A-19
Se ne consumi poco, quindi con moderazione, non fa assolutamente male, anzi. Come dice il professore non vi è alcun dato scientifico che possa sostenere il contrario, chiaramente e precisando, con moderazione. Ho conosciuto tantissime persone avvicinarsi e addirittura superare (una mia pro zia) i 100anni senza aver mai rinunciato al bicchierino di rosso durante i pasti.

La verità 1 mese fa su tio
Risposta a Galvo
Ci sono anche tanti fumatori che campano fino a 100 anni ma l'80% di chi ha il tumore ai polmoni fumava tabacco...

F/A-19 1 mese fa su tio
Risposta a Galvo
Ma se ne sei convinto bevi, io ti dico che il nostro fegato appena riceve dell’alcol si mette in movimento per smaltirlo in quanto tossico, se ne riceve tanto e di continuo poi il nostro fegato si ammala. Idem per il fumo che è estremamente dannoso ma tanti fumano e se ne fregano, poi tanto i polmoni sono i loro. Tanti altri cibi spazzatura sono da abolire, ognuno poi ha le proprie convinzioni e si regola di conseguenza.

Brejo 1 mese fa su tio
Salute!!!
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