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ZURIGOProcesso Vincenz: chiesti 6 anni

27.01.22 - 14:47
Secondo la procura l'ex direttore di Raffeisen ha causato danni finanziari anche fatali per la società Aduno
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Fonte ats
Processo Vincenz: chiesti 6 anni
Secondo la procura l'ex direttore di Raffeisen ha causato danni finanziari anche fatali per la società Aduno
Assieme al collega Beat Stocker avrebbe «abusato del suo potere» intascando illecitamente milioni

ZURIGO - L'ex direttore di Raiffeisen Pierin Vincenz e il suo collega in affari Beat Stocker si sono enormemente arricchiti e hanno causato notevoli danni finanziari, addirittura fatali per la società Aduno. Lo ha sostenuto stamani, nel terzo giorno di processo, il rappresentante del ministero pubblico davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo, chiedendo per entrambi una pena detentiva di sei anni.

Vincenz era in una posizione più rilevante di quella di Stocker, ha detto il procuratore nella seconda e ultima giornata della sua requisitoria. Era quindi in grado di convincere altre persone che si fidavano di lui ad approvare transazioni. "Ha abusato di questa fiducia e del suo potere. Questo abuso pesa molto", ha sottolineato il rappresentante della procura.

Stocker, che all'epoca delle presunte transazioni criminali era il direttore della società di carte di credito Aduno (ora Visceca), non aveva il potere di Vincenz, ma era la mente dei crimini economici commessi, ha sostenuto il procuratore. "Ha perfezionato il doppio gioco a danno degli accusatori privati" (il gruppo Raiffeisen e l'ex società Aduno) e lo ha fatto "con grande energia criminale".

Nella sua requisitoria, il pubblico ministero ha anche citato e-mail e conversazioni telefoniche. Ad esempio, Vincenz nel febbraio 2018 avrebbe detto a Stocker che dovevano accordarsi su una formulazione comune. Si trattava di non dire nulla di "stupido" e di essere accurati per fare in modo che non potessero essere "decriptati".

"Procedure clandestine"

Vincenz e Stocker sono i due principali imputati del processo. Stando alla procura, la cui requisitoria è durata circa sette ore tra ieri e oggi, il primo avrebbe intascato illecitamente 9 milioni di franchi e il secondo 16 milioni attraverso partecipazioni non dichiarate agli altri dirigenti in società poi rilevate da Raiffeisen e Aduno. Devono rispondere in particolare di truffa per mestiere e appropriazione indebita.

I due avrebbero deliberatamente fatto pressione affinché Aduno, da loro controllata, rilevasse Eurokaution. Secondo la procura, Vincenz e Stocker in precedenza avevano rilevato una partecipazione privata occulta in questa azienda per trarre profitto finanziario dall'acquisizione.

A questo proposito, l'avvocato di Visceca (ex Aduno) oggi pomeriggio ha parlato di una "procedura clandestina". Vincenz e Stocker "hanno sempre votato a favore dei loro interessi finanziari nel consiglio di amministrazione di Aduno", ha detto.

Doppio gioco

Stando alla procura, l'acquisizione di Eurokaution è stata addirittura fatale per Aduno. I due accusati sapevano fin dall'inizio che la società non aveva alcun potenziale di sviluppo.

Dello stesso tenore le parole dell'avvocato di Aduno: con l'affare Eurokaution, Stocker ha semplicemente voluto "realizzare un considerevole profitto per sé e i suoi complici". Il fatto che avesse allo stesso tempo danneggiato massicciamente Aduno, di cui era stato membro del consiglio di amministrazione per molti anni, non gli importava affatto.

Secondo il ministero pubblico, Vincenz e Stocker avrebbero fatto uso di questo "doppio gioco", con una strategia di occultamento accuratamente costruita, in vari altri casi. I due imputati sono anche accusati di aver coperto costi privati di diverse centinaia di migliaia di franchi attraverso conti spese.

Pene sospese per altri coimputati

Per altri cinque imputati, accusati di complicità per aver aiutato Vincenz e Stocker in alcune occasioni, il procuratore ha chiesto sanzioni che vanno da una pena pecuniaria sospesa a una condanna, parzialmente sospesa, a due anni e mezzo di prigione.

Il processo per i primi due giorni si è svolto nella grande sala del teatro della Volkshaus, dove una sessantina di giornalisti hanno seguito i dibattimenti. Il locale da oggi non è più disponibile. Il processo si tiene ora in sale più piccole.
 

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