Il consigliere nazionale ticinese Lorenzo Quadri ha forti dubbi sulla scelta del Consiglio federale.
BERNA - Lo Statuto S rilasciato ai molti profughi ucraini che sono stati accolti in Svizzera continua a fare discutere. La decisione del Consiglio federale di estendere la concessione dello statuto fino a marzo 2025 si scontra con l'opposizione di molti partiti.
«Da uno studio effettuato su 2'800 profughi ucraini presenti in Svizzera e pubblicato nei giorni scorsi dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), dalla Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) e da Ipsos SA Svizzera, emerge che solo un terzo degli interpellati intende ritornare in Ucraina», ha spiegato il consigliere nazionale Lorenzo Quadri. Il ticinese ha presentato un'interpellanza a Berna per chiedere se la linea scelta dal Consiglio federale favorisca davvero il rimpatrio dei profughi. «C’è motivo di ritenere che, al decadere dello statuto S (e non si può escludere che la sua durata venga ulteriormente procrastinata) la maggioranza dei profughi ucraini non sarà intenzionata a rimpatriare spontaneamente».
Le domande di Lorenzo Quadri: