Lamentele da parte dei residenti di via Ai Ronchi, a Daro. Perché il Municipio è immobile?
In seguito allo smottamento di fine agosto, sarebbe in corso una discussione infinita tra il Comune e un cittadino. La responsabilità dell'accaduto, infatti, potrebbe essere riconducibile al cantiere di un privato.
BELLINZONA - Lo smottamento risale ormai a fine agosto. Oltre una ventina di metri di strada comunale ceduta. Sono passati diversi mesi, ma in via ai Ronchi, a Daro (Bellinzona), da allora non è cambiato nulla. Tutto è ancora bloccato. E questo nonostante le segnalazioni dei residenti e di alcuni famigliari.
In ballo c'è una spesa da 800.000 franchi – Dietro le quinte sembrerebbe esserci una vera e propria lite tra pubblico e privato. Infatti si sospetta che il cedimento possa essere legato a un cantiere che si trova proprio sotto la strada. In ballo c'è un danno che, secondo le stime, supererebbe gli 800.000 franchi. Di conseguenza è in corso una disputa legale per chiarire di chi siano effettivamente le responsabilità dell'accaduto. Si ipotizzano irregolarità sul cantiere. Ma non vi è alcuna ufficialità.
La coppia di anziani in difficoltà – Intanto chi abita in via ai Ronchi è costretto a convivere con diverse difficoltà. La situazione ha enormi ripercussioni, ad esempio, per una coppia di anziani, che confina proprio col cantiere. E non solo perché per potere raggiungere il centro ora marito e moglie devono prolungare la strada, a curve, di quattro chilometri. Ma anche perché il marito, con problemi di mobilità, non può più usare il montacarichi, presumibilmente danneggiato dagli effetti del cantiere già prima del cedimento.
Quei camion troppo pesanti – Ad aggravare il contesto c'è il fatto che nei mesi precedenti il cedimento al Municipio erano giunte telefonate riportanti informazioni poco rassicuranti. Il limite di peso per il passaggio dei camion in quella precisa zona è fissato a 14 tonnellate. Invece lungo quella strada sarebbero transitati, in alcune precise occasioni, camion che superavano le 30 tonnellate.
Una manovra complicata – Il Comune non potrebbe, nel frattempo, anticipare la spesa, per ripristinare le condizioni ideali, e in seguito “sbrigarsela” col proprietario del terreno su cui sorge il cantiere? In fondo si tratta di una strada comunale, piuttosto transitata. La manovra, per questioni legali e assicurative, appare piuttosto difficoltosa. La faccenda, insomma, rischia di dilatarsi a dismisura nel tempo.
Il sindaco attende una nuova perizia – Mario Branda, sindaco di Bellinzona, nonché responsabile del Dicastero opere pubbliche, evidenzia come il Comune abbia comunque già sostenuto i costi della messa in sicurezza della zona. «Per il resto, siamo in attesa di una nuova perizia. Dovrebbe arrivare entro breve tempo. In ogni caso comprendiamo il disagio della gente ed è nostro interesse risolvere al più presto la questione. Con qualsiasi mezzo a nostra disposizione».