«33 intrepidi» appassionati sfidano la canicola e raggiungono la Toscana, in occasione dei 100 anni dalla scomparsa del musicista.
VACALLO - Sfidano la canicola agostana per omaggiare Giacomo Puccini, a 100 anni dalla sua scomparsa (29 novembre 1924). 33 intrepidi appassionati, nei giorni scorsi, sono infatti partiti dalla loro Vacallo per raggiungere Lucca, città natale del musicista.
Come è noto, Vacallo ha ospitato Puccini per numerose estati (più volte dal 1886), in tali occasioni musicò le parti essenziali di Manon Lescaut. Dunque un legame stretto tra artista e territorio ancora palpabile e ben visibile in paese. Tanto che sono numerosi le voci, i racconti - che sanno di leggenda - intorno ai soggiorni di quelle estati ticinesi. Tra questi quello sulla goliardica rivalità con un dirimpettaio d'eccezione: Ruggero Leoncavallo, che si trovò - mentre lavorava a Pagliacci (1892) - ad alloggiare proprio in una locanda del paese, di fronte alla residenza estiva di Puccini.
Ma torniamo al viaggio da Vacallo a Lucca. «A Torre del Lago - racconta Elena Micheli dalla cancelleria comunale - abbiamo dapprima visitato la bella villa Puccini in stile liberty e poi assistito all’opera Manon Lescaut presso il Gran Teatro all’aperto sul lago Massaciuccoli».
Una grande gioia, quella dei partecipanti, nonostante lo spettacolo si sia dovuto concludere «nell’intermezzo prima del IV e ultimo atto per un improvviso temporale», con un «fuggi fuggi generale». Imprevisto meteo di stagione preso comunque con ironia dai ticinesi: «Per questa volta Manon si è salvata e non è morta!».
Il viaggio è proseguito poi con una breve visita «alla spettacolare Piazza dei Miracoli a Pisa con i suoi monumenti fieramente pendenti». Un'avventura di arte e cultura a rinvigorire lo speciale legame del Ticino con i grandi musicisti del passato. Con un «grazie» finale da parte dei viaggiatori «al comune di Vacallo, che ha permesso quest’emozionante viaggio di mezza estate».