L'Mps si dice insoddisfatto delle misure adottate dal Consiglio di Stato per far fronte alla crisi post-Covid
BELLINZONA - Gli incentivi non bastano. Oggi il Decs ha presentato un pacchetto di misure per far fronte alla carenza di apprendistati causata dal Covid-19. Ma le novità - 2000 franchi per ogni nuovo contratto di tirocinio, un allentamento dei criteri per i maestri - non piacciono a tutti.
In particolare a insorgere è il Movimento per il Socialismo (Mps), che giudica «insufficiente» l'intervento del Cantone. In una lunga presa di posizione, il Movimento critica la scelta del Decs di «continuare a puntare su un monopolio dell'offerta da parte di imprese private». La politica dei sussidi «è vecchia di anni e non ha permesso di migliorare l'offerta di posti di tirocinio» scrive il partito. «Occorre piuttosto potenziare l'offerta pubblica di tirocini e rafforzare le scuole professionali, introducendo nuovi curricula».
In realtà, il Cantone si è impegnato a portare gradualmente gli apprendisti in seno all'amministrazione pubblica al 5 per cento del personale totale. E ha aumentato il numero di posti disponibili in alcune scuole. Ma questo «potrà portare magari qualche contratto di tirocinio in più forzato da propaganda e incentivi» secondo il Movimento, «non risolve certo il problema». La crisi innescata dal Covid «rischia di peggiorare ulteriormente la situazione».