Una mozione di Giovanni Albertini mette sul tavolo alcune proposte per una mobilità urbana più «intelligente e sostenibile»
LUGANO - Il traffico urbano resta una delle grandi criticità della città di Lugano. E «nonostante le misure già intraprese, la situazione rimane critica su diversi assi viari e in particolare durante le ore di punta», sottolinea Giovanni Albertini, consigliere comunale per Avanti con Ticino&Lavoro, che attraverso una mozione chiede al Municipio di valutare una serie di proposte per «una mobilità urbana intelligente e sostenibile».
«La tecnologia oggi offre soluzioni innovative che permettono una gestione del traffico più efficiente», evidenzia Albertini, elencando sei possibili misure: elaborare un piano per l’introduzione progressiva di semafori intelligenti; rilanciare in modo concreto i parcheggi Park and Ride; introdurre un’applicazione di mobilità urbana integrata; proporre un programma pilota di incentivi al trasporto pubblico per la fascia over 50; proseguire e rafforzare la collaborazione con il Cantone e i Comuni limitrofi per lo sviluppo coordinato della mobilità urbana e valutare la possibilità di permettere l’accesso alle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici anche alle motociclette.
Le proposte nel dettaglio
1. Elaborare un piano per l’introduzione progressiva di semafori intelligenti, con una prima fase sperimentale su uno degli assi principali della città, corredato da un eventuale credito d’investimento da sottoporre al Legislativo.
2. Rilanciare in modo concreto i parcheggi Park and Ride, attraverso misure incentivanti e comunicazione efficace, eventualmente con licenziamento di un credito a tal fine.
3. Valutare la fattibilità tecnica ed economica per lo sviluppo di un’applicazione di mobilità urbana integrata, con l’eventuale richiesta di un credito per la sua realizzazione.
4. Proporre un programma pilota di incentivi al trasporto pubblico per la fascia over 50, con relativo credito di sostegno.
5. Proseguire e rafforzare la collaborazione con il Cantone e i Comuni limitrofi per lo sviluppo coordinato della mobilità urbana.
6. Valutare la possibilità di permettere l’accesso alle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici anche alle motociclette, come avviene già in alcune città svizzere, al fine di migliorare la fluidità del traffico urbano e ridurre il rischio di manovre pericolose in fase di sorpasso.