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Tre feriti sulla scalinata vicino alla stazione. La gente del posto: «Luogo di disagio». Il municipale: «Siamo migliorati. Ma serve di più».
BELLINZONA - Una discussione degenerata. Un'arma da taglio. Tre feriti di cui uno piuttosto serio. E altre due persone che se la danno a gambe. È la radiografia sommaria di quanto accaduto all'alba di oggi, giovedì, sulla scalinata che da Via Cancelliere Molo porta alla stazione ferroviaria di Bellinzona. «Un luogo in cui capita ancora di tutto», sostiene una persona che ha un'attività commerciale in zona.
Videosorveglianza – Chi conosce il posto non è sorpreso di fronte a quanto accaduto attorno alle cinque di mattina. Già in passato la scalinata era stata dipinta come un luogo di disagio sociale. Ed era stata oggetto di accesi dibattiti. «La situazione, col potenziamento della videosorveglianza, è migliorata – spiega il municipale Mauro Minotti –. Anche gli interventi di polizia sono calati rispetto a qualche anno fa. Tuttavia non possiamo restare indifferenti a quanto capitato».
Personaggi problematici – In generale chi lavora nei pressi della scalinata elogia l'impegno delle autorità. «Allo stesso tempo però – riprende uno dei nostri interlocutori – i personaggi problematici continuano a circolare. C'è chi spaccia, chi fa la pipì per terra, chi litiga, chi si picchia, chi si ubriaca. La videosorveglianza purtroppo copre fino a un certo punto. In Via Visconti ad esempio c'è un angolo piuttosto sensibile e lì le videocamere non arrivano. Delicata anche l'area davanti alla stazione ferroviaria. La stazione è stata rinnovata di recente e attira anche persone disagiate».
«Stazione vittima del suo successo» – Minotti ne è consapevole. «La stazione è uno dei nostri fiori all'occhiello. È diventata più attrattiva. Ma la società è variegata. Ed è normale che tra le tante persone che vengono attirate, arrivi anche qualche individuo particolare. La zona della stazione è un po' vittima del suo successo. Si sono create più occasioni di incontro, di vario tipo e tra persone di vario genere. Quanto è accaduto oggi ci dimostra che, con la polizia cittadina, dobbiamo intensificare ulteriormente i controlli».
