A chiederlo è la Conferenza delle Regioni. Il Governo: «Grande senso di responsabilità».
A far paura sono in particolare le varianti mutate del virus e le vacanze di Carnevale. Quanto la misura incida sugli spostamenti dal Ticino rimane oggetto di discussione.
ROMA - Retaggio dei decreti natalizi, in Italia vige ancora il divieto di spostamento tra regioni. Anche se si trovano in zona gialla. La misura scade lunedì 15 febbraio, ma, su pressione delle regioni stesse, potrebbe essere ulteriormente prorogata fino al 5 marzo prossimo.
«La Conferenza delle Regioni, confermando ancora una volta leale collaborazione e grande senso di responsabilità, ha comunicato l'orientamento delle Regioni nel richiedere la proroga del disegno di legge che vieta gli spostamenti tra Regioni anche per la zona gialla», ha confermato il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, come riferisce Repubblica. «Limite che potrebbe essere protratto alla data di scadenza del Dpcm in vigore fino al 5 marzo, allineando così tutte le scadenze relative alle misure restrittive per l'emergenza Covid-19», ha aggiunto.
L'indicazione delle regioni, va detto, non è unanime. Le regioni come il Veneto che ospitano impianti sciistici (riaprono il 15) sarebbero infatti per una immediata libertà di movimento tra zone gialle.
Il prolungamento della restrizione sarebbe determinato in particolare dal timore del possibile effetto che le varianti mutate potrebbero avere sull'andamento della pandemia. Si teme inoltre che San Valentino - che cade ancora il 14 con il divieto di spostamento ancora in vigore - e carnevale (Martedì Grasso è il 16) possano determinare trasferte indesiderate e assembramenti. A decidere sarà il governo uscente di Giuseppe Conte, con un ministro della Sanità, Roberto Speranza, che si è sempre dimostrato rigorista in materia di norme anti Covid.
Le disposizioni attualmente in vigore in Italia prevedono che ci si possa spostare da una regione all'altra solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Alcune eccezioni sono garantite per esempio alle coppie che condividono con regolarità un'abitazione in una regione diversa da quella di residenza di uno dei componenti.
Continua a non essere chiaro quanto il divieto di spostamento tra regioni incida sulla possibilità di recarsi in Italia dal Ticino.
Secondo una corrente di pensiero, che sembra corroborata dalle indicazioni - pur foriere di dubbi - del Ministero degli Affari esteri italiano, è possibile attraversare il confine per recarsi nella vicina penisola per qualsiasi motivo semplicemente presentando un tampone negativo. Tra i "Motivi del rientro" indicati dal modulo di annuncio (obbligatorio) che bisogna presentare all'azienda sanitaria locale competente figura fra l'altro anche il "Turismo".
Secondo un'altra interpretazione invece - sostenuta da estemporanee dichiarazioni di rappresentanti delle istituzioni italiani sentiti dalla stampa ticinese - tale possibilità non esisterebbe. La circolare esplicativa ai prefetti in merito alla norma in questione parla del resto di divieto di «ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome», formulazione che, anziché chiarire i dubbi, li alimenta.