È la decisione della Corte d'appello di Bruxelles in merito alle perquisizioni sui terroristi responsabili degli attacchi del 22 marzo 2016.
BRUXELLES - La Corte d'Appello di Bruxelles ha ordinato alla polizia di interrompere le perquisizioni integrali con genuflessione effettuate ogni giorno sul terrorista Salah Abdeslam e altri cinque dei dieci imputati processati per gli attacchi jihadisti del 22 marzo 2016 a Bruxelles. Lo riportano i media locali.
La Corte d'Appello, si legge nei dettagli della sentenza odierna che accoglie il ricorso degli imputati, «ha rilevato l'assenza di fondamento giuridico per le genuflessioni inflitte agli imputati durante le perquisizioni effettuate dagli agenti di polizia giudiziaria durante i trasferimenti» dal carcere al tribunale per le udienze, ritenendo che la pratica sia contraria alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e ordinando pertanto allo Stato belga di porvi fine.
Il processo sugli attentati che provocarono 32 morti e circa 340 feriti ha preso il via lo scorso 5 dicembre. Tra i dieci accusati vi è anche Salah Abdeslam, l'unico sopravvissuto tra i terroristi che il 13 novembre 2015 colpirono il teatro Bataclan di Parigi e lo Stade de France.
Nei mesi scorsi Abdeslam e il suo complice Mohamed Abrini avevano denunciato a più riprese di essere stati sottoposti a trattamenti umilianti e degradanti dagli agenti belgi, con perquisizioni che imponevano loro di inginocchiarsi quotidianamente per controllare che non nascondessero oggetti pericolosi nelle loro parti intime.