In un incontro a porte chiuse, il Pontefice poi ha anche aggiunto che molti religiosi stanno speculando con il Giubileo.
CITTÀ DEL VATICANO - Il papa, nell'incontro a porte chiuse con i sacerdoti romani di oggi pomeriggio all'Università Salesiana, è tornato sulla questione della omosessualità nella Chiesa. «In Vaticano c'è aria di frociaggine».Questo il pensiero del pontefice secondo quanto hanno riferito all'agenzia di stampa italiana Ansa questa sera fonti presenti all'incontro. Il papa avrebbe anche ribadito che se un ragazzo ha una tendenza omosessuale è meglio non farlo entrare in seminario: sono «ragazzi buoni», ma con questa tendenza meglio di no.
Nella nota ufficiale della sala stampa vaticana, diramata al termine dell'incontro, si chiarisce: il papa «ha parlato del pericolo delle ideologie nella Chiesa ed è tornato sul tema dell'ammissione nei seminari di persone con tendenze omosessuali, ribadendo la necessità di accoglierle e accompagnarle nella Chiesa e l'indicazione prudenziale del Dicastero per il clero circa il loro ingresso in seminario».
Dopo le polemiche seguite all'incontro di maggio con i vescovi italiani (anche questo era a porte chiuse), Francesco torna dunque a parlare del tema dell'omosessualità che, a detta del pontefice, non riguarderebbe solo i seminari ma lo stesso Vaticano. In più occasioni il papa ha mostrato grandi aperture nei confronti delle persone omosessuali ma si è allo stesso tempo sempre espresso in maniera abbastanza netta contro le "lobby", e questo sarebbe il senso del discorso pronunciato anche questo pomeriggio.
Francesco ha puntato il dito anche contro quei religiosi che tendono a fare affari. Alla riflessione di un sacerdote sulla povertà abitativa, il papa ha detto che bisogna mettere dei limiti ai prezzi degli affitti. Poi ha anche aggiunto che molti religiosi stanno speculando con il Giubileo, malgrado il voto di povertà. Per il pontefice i beni sono per la comunità e non per speculare.
Francesco avrebbe anche commentato il problema dell'astensionismo che ha toccato le ultime elezioni. Per il papa la Chiesa deve lavorare ad una "pastorale sociale". Con i preti di Roma ha anche parlato della sua prossima partecipazione al vertice del del Gruppo dei sette (G7, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti) sull'intelligenza artificiale. «Ma io vorrei chiedere: come va l'intelligenza naturale?». L'attenzione dunque dovrebbe essere per la vita, per la pace. «Siamo capaci di investire sulle armi, di portare gli animali come bambini, di curare sempre il fisico (...), ma dove stiamo andando», il pensiero del pontefice.
La Santa Sede - sempre nelle parole del lungo botta e risposta tra il papa e i preti, che è durato un'ora e mezza - deve lavorare tanto per la pace. Francesco ha detto che stasera, come tutti i giorni, chiamerà la parrocchia di Gaza. E che venerdì scorso, nell'evento ai Giardini Vaticani, gli ambasciatori di Israele e Palestina erano presenti a pregare per la pace.