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ITALIAPutin si dà alla saggistica: editore italiano pubblica le sue riflessioni sulla guerra

23.10.24 - 22:29
"Le vere cause del conflitto ucraino": questo il titolo di un saggio presentato a Roma stasera nella residenza dell'ambasciatore russo
Foto Keystone
Fonte ATS
Putin si dà alla saggistica: editore italiano pubblica le sue riflessioni sulla guerra
"Le vere cause del conflitto ucraino": questo il titolo di un saggio presentato a Roma stasera nella residenza dell'ambasciatore russo

ROMA - "Le vere cause del conflitto russo-ucraino": questo il titolo di un saggio a firma del presidente russo, Vladimir Putin, pubblicato da Visione editore e presentato questa sera con una cerimonia, una "serata speciale", a Villa Abamelek, sontuosa residenza dell'ambasciatore russo a Roma, Alexei Paramonov.

«Un progetto pienamente italiano» che racchiude una serie di articoli, ha voluto precisare l'ambasciatore, «primo tra tutti quello del presidente russo dal titolo "Sull'unità storica di russi e ucraini"», una cinquantina di pagine scritte «nel lontano luglio 2021, e ancora più attuale nell'ottica di oggi», ha affermato l'ambasciatore.

Un testo in cui Putin si dice «convinto che la vera sovranità dell'Ucraina sia possibile proprio in collaborazione con la Russia» e afferma che «la Russia non è mai stata e non sarà mai 'anti-Ucraina». E «come dovrebbe essere l'Ucraina spetta ai suoi cittadini deciderlo».

Il presidente russo afferma anche che i «i legami spirituali, umani e di civiltà tra i due Paesi si sono formati nel corso dei secoli, risalgono alle stesse origini e sono stati temprati da prove, risultati e vittorie comuni».

Legami che sono stati evidenziati anche nella serata di presentazione del saggio, in cui si è tenuto anche un concerto di musiche ideate da compositori sia russi che ucraini, e poi un rinfresco con piatti di cucina tradizionale sempre sia russa che ucraina, come ha sottolineato nella presentazione l'ambasciatore Paramonov, che ha altresì lodato il saggio come «un'iniziativa che prende le distanze dalla tendenza alla semplificazione che ultimamente sembra dominare la sfera della politica globale».

E in questo senso ha detto che anche «tanti commentatori e opinionisti molto spesso purtroppo fanno risalire l'inizio delle vicende ucraine al 24 febbraio 2022 rigettando tutto ciò che è accaduto prima di quella data».

Cosa che peraltro fanno «anche quando forniscono la loro interpretazione della nuova spirale nella quale è sprofondato il conflitto israelo-palestinese. Si pone anche qui grande enfasi sulla data del 7 ottobre 2023, evento indubbiamente criminoso, tragico, inaccettabile, sanguinoso, ma volendo ignorare tutti gli eventi che nel tempo hanno portato a ciò che è successo in quella data, trascurando ogni avvenimento quasi sin dalla fine degli anni '40. Tale approccio ci pare scellerato e siamo lieti che oggi nel mondo e in particolare in Italia siano sempre più numerosi coloro che condividono questa nostra visione delle cose», ha aggiunto.

Nel volume al centro della serata è presente anche un articolo dal titolo "La creazione e il ruolo strutturale del nazionalismo/nazismo ucraino", del politologo russo Eduadr Popov e dello storico bielorusso Kirill Sevcenko, professore della sezione di Misk dell'Università statale russa. E a seguire un ultimo articolo dal titolo "L'Ucraina come danno collaterale sulla via dell'atlantismo militante", del ricercatore ungherese Gyogy Varga, ex ambasciatore, già Capo missione Osce in Russia dal 2017 al 2021. Il testo è poi corredato da una prefazione di Bruno Scapini, già ambasciatore e ora scrittore ed editorialista, e dell'editore Francesco Toscano.

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