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Un giorno buio per Ankara

TURCHIA Un giorno buio per Ankara

24.10.24 - 09:07
A seguito dell’attentato terroristico all'industria aerospaziale turca (Tusas) sono stati lanciati raid aerei in Iraq e Siria.
AFP
Fonte Hürryet
Un giorno buio per Ankara
A seguito dell’attentato terroristico all'industria aerospaziale turca (Tusas) sono stati lanciati raid aerei in Iraq e Siria.

ANKARA - Erdogan colto alla sprovvista. Ieri il presidente turco si trovava a Kazan, in Russia, per il summit dei Paesi Brics, quando sono cominciate a trapelare le prime informazioni. Un attentato terroristico si stava consumando in periferia di Ankara proprio in quelle ore.

«Due terroristi sono stati neutralizzati nell'attacco perpetrato ai danni dell'industria aerospaziale Tusas. Purtroppo, ci sono cinque martiri e 22 feriti», ha dichiarato il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya su X. Tra i morti, nel frattempo identificati, ci sono un manager per il controllo della qualità, un ingegnere meccanico, un amministratore, una guardia di sicurezza dell'azienda e un tassista, che al momento dell'esplosione si trovava all'interno della struttura. Nella sua ultima dichiarazione, il ministro ha specificato che sette membri dell'apparato di sicurezza della Tusas sono rimasti feriti nell'attacco e che «gran parte» dei feriti sono in «buone condizioni».

Sui responsabili dell'attacco sono state immediatamente formulate le prime ipotesi: «È molto probabile che si tratti del Pkk», ha dichiarato Yerlikaya, facendo eco a diversi giornalisti che avevano già puntato il dito contro il gruppo. Le autorità hanno fatto sapere che l'identità degli attentatori sarà rivelata soltanto in un secondo momento. Quello che si sa al momento è che si tratta di un uomo e una donna. Entrambi si sono recati di fronte al complesso armati fino ai denti. Dopo aver passato un periodo nella propria auto, sono usciti con le armi spianate e hanno cominciato a sparare contro gli impiegati che proprio in quel momento stavano uscendo dallo stabilimento. È stata anche lanciata una granata. Entrambi sono deceduti negli scontri con il personale di sicurezza.

Ma qualcosa non torna perché un dirigente del Partito del movimento nazionale turco (Mhp) aveva dichiarato nei giorni scorsi che il leader del Pkk, Abdullah Öcalan (attualmente in stato di detenzione) si sarebbe recato in parlamento per annunciare «la fine delle attività terroristiche» del gruppo.

Il governo ha tuttavia preferito mettere le mani avanti e rispondere immediatamente alla minaccia: «Sono stati condotti attacchi aerei contro obiettivi terroristici nel nord dell'Iraq e della Siria e 32 obiettivi sono stati eliminati con successo», ha dichiarato il ministro della Difesa turco, Yaar Guler, specificando che le operazioni «continueranno». Le autorità curde, dal canto loro, hanno dichiarato che i bombardamenti hanno provocato la morte di almeno 12 persone.

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