La scelta di vietare la condivisione dei profili sta dando buoni frutti, ma non viene ricompensata da Wall Street.
NEW YORK - La battaglia contro la condivisione illecita delle password e il lancio di un servizio economico con pubblicità funzionano per Netflix.
Gli abbonati del colosso della tv in streaming sono infatti aumentati nel secondo trimestre di 5,9 milioni di unità, mostrando come molti hanno scelto di abbonarsi vedendosi negato l'accesso. Il periodo aprile-giugno si chiude per Netflix con un utile in aumento di oltre il 6% a 1,5 miliardi di dollari e ricavi in crescita di quasi il 3% a 8,2 miliardi.
Nonostante i risultati solidi, i titoli Netflix calano a Wall Street nelle contrattazioni after hours riflettendo la delusione degli investitori per le stime del terzo trimestre elaborate dalle società relative. I ricavi del periodo luglio-settembre sono attesi a 8,52 miliardi, sotto le previsioni del mercato che scommetteva su 8,67 miliardi. Anche se il settore dello "streaming è molto competitivo, abbiamo dimostrato che con l'attenzione e l'esecuzione può essere un grande successo", afferma Netflix.
Nell'annunciare i risultati, il colosso ha rivisto al rialzo le sue previsioni di free cash flow a 5 miliardi di dollari per quest'anno dai precedenti 3,5 miliardi. Una revisione dovuta allo sciopero degli sceneggiatori e degli attori, con il quale Netflix spenderà meno nel 2023 per i contenuti.