A fare da traino è stato di nuovo il settore chimico-farmaceutico. Cifra record pure per la bilancia commerciale.
BERNA - Nuovo record per le esportazioni svizzere, che nel secondo trimestre hanno superato per la prima volta i 60 miliardi di franchi sull'arco di tre mesi, grazie ancora una volta al traino del comparto chimico-farmaceutico. Si tratta del quarto aumento trimestrale consecutivo dopo il crollo dovuto allo scoppio della crisi del coronavirus.
In aprile, maggio e giugno l'export si è attestato a 60,5 miliardi di franchi, in progressione del 3,2% rispetto al periodo gennaio-marzo, mentre le importazioni hanno raggiunto 48,9 miliardi, in aumento del 3,8%, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Amministrazione federale delle dogane (AFD). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell'effetto dei prezzi) i rispettivi incrementi sono stati di +1,0% e +1,2%. La bilancia commerciale si chiude così con un'eccedenza 11,5 miliardi di franchi, una cifra mai registrata prima.
Nel confronto con il primo trimestre i vari settori d'esportazione hanno mostrato andamenti non univoci. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) +4,7% (a 31,6 miliardi di franchi), con 527 milioni in più (a 11,0 miliardi) per i soli prodotti immunologici; seguono le macchine e l'elettronica, in lieve flessione (-0,9% a 7,7 miliardi), sale l'orologeria (+1,9% a 5,4 miliardi) e presentano evoluzioni positive pure gli strumenti di precisione (+3,1% a 4,3 miliardi), i metalli (+5,7% a 3,7 miliardi) e le derrate alimentari (+2,0% a 2,3 miliardi).
A livello regionale, il continente più importante per i prodotti con il marchio della balestra rimane l'Europa (+5,6% a 34,7 miliardi), con il principale paese di sbocco dell'export, la Germania (+3,6% a 11,3 miliardi), un po' sotto la media. In flessione sono invece Asia (-1,7% a 13,2 miliardi), con la Cina in netto arretramento (-14,0% a 3,7 miliardi), e il Nordamerica (-0,6% a 12,0 miliardi).
Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante è rappresentato dalla chimica-farmaceutica (+5,1% a 13,4 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (+1,3% a 8,2 miliardi) nonché dai veicoli (-1,6% a 4,4 miliardi). Riguardo alle regioni, al primo posto si trova l'Europa (+3,8% a 34,5 miliardi), seguita da Asia (+4,6% a 10,4 miliardi) e Nordamerica (+15,2% a 3,2 miliardi).
Di rilevanza assai minore per il commercio estero elvetico sono gli altri tre continenti, vale a dire America Latina (1,6 miliardi le esportazioni, 636 milioni le importazioni), Africa (805 e 468 milioni) e Oceania (607 e 73 milioni), ma possono essere citati per offrire il quadro completo.