Lo afferma il vicepresidente della direzione generale Martin Schlegel
BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) è pronta ad alzare ancora il tasso guida, inasprendo ulteriormente la sua politica monetaria, per combattere le pressioni inflazionistiche che si stanno sempre più estendendo: lo ha affermato il vicepresidente della direzione generale Martin Schlegel in dichiarazioni riportate dalla Reuters.
«Abbiamo segnali sempre più evidenti che il rincaro si sta diffondendo a beni e servizi che non sono legati all'energia e alle strozzature delle forniture», ha detto il 47enne in un evento organizzato da Berna dall'organizzazione Asset Management Association Switzerland.
L'economista con studi a Zurigo e Basilea ha aggiunto che la BNS è pronta se necessario anche a intervenire sui mercati valutari per garantire l'obiettivo di stabilità dei prezzi, intesa come un'inflazione compresa tra lo 0 e il 2%. Schlegel ha così confermato quello che è il "wording" - cioè la formulazione della propria politica - valido ormai da mesi.
Il prossimo cruciale esame della situazione economia e monetaria è in agenda il 22 giugno: vista l'inflazione tuttora elevata (ultimo dato: 2,6% in aprile; lunedì si conoscerà l'indicatore di maggio), gli esperti si aspettano un ulteriore ritocco verso l'alto del tasso guida.
Come noto l'entità guidata da Thomas Jordan ha proceduto a quattro aumenti nell'ultimo anno, operando un primo rialzo il 16 giugno 2022 (da -0,75% a -0,25%), un secondo il 22 settembre (da -0,25% a +0,50%), un terzo il 15 dicembre (da +0,50% a +1,00%) e un quarto il 23 marzo 2023 (da +1,00% a +1,50%). In precedenza il tasso era rimasto fermo (e in territorio negativo) per oltre sette anni.