Il presidente del Lugano Angelo Renzetti: «In società entrerà qualcuno che ha davvero i mezzi».
Il numero uno bianconero: «Polo Sportivo? Non avrà assolutamente un’influenza diretta su questa operazione».
LUGANO - Nella giornata odierna - venerdì 6 agosto - il presidente del Lugano Angelo Renzetti ha voluto fare il punto della situazione per quanto riguarda il futuro e la prossima cessione del club.
«Non siamo sull’orlo di un precipizio», sono state le prime parole del presidente bianconero. «Anzi, sono contento e devo anche ringraziare Leo Novoselskiy, perché adesso partecipa attivamente alle negoziazioni con il gruppo nord americano, intenzionato ad acquistare il Lugano. Se riuscissimo a chiudere questa operazione, faremmo davvero un bel regalo a tutto l'ambiente, dalla società alla città, passando per ogni persona che ama il calcio. È uno sport che vive un periodo particolare, con grossi gruppi che acquisiscono il controllo delle squadre e - anche a Lugano - non si potrebbe comunque andare avanti per molto tempo, lo dico da due anni. Si è presentata questa possibilità ed è stato un po’ difficile coglierla, però tante volte bisogna rompere tutto per ricostruire in modo positivo. Ora siamo tutti in sintonia e abbiamo il desiderio di chiudere questa trattativa per il bene del Lugano e siamo dell'idea che sia la strada giusta. Non voglio lasciare il club in mani sbagliate. Nella prima trattativa c’era l’opportunità per Novoselskiy di continuare con quello che lui voleva sviluppare. Purtroppo è andata male ma non tutti i mali vengono per nuocere. Abbiamo iniziato a scalare la montagna, ci siamo ripresi con questa trattativa e abbiamo impiegato un po' di tempo per convincere Leonid a entrare nella dinamica. Dobbiamo in ogni caso affrontare la stagione con serenità e avere entusiasmo, perché in società entrerà qualcuno che ha davvero i mezzi. Il messaggio che volevo mandare oggi è positivo, nessuno sta morendo».
La trattativa in questione dovrebbe dunque concretizzarsi molto presto... «Stiamo lavorando alacremente per chiuderla il prima possibile e ci sono già le bozze del contratto. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare a Lugano Georg Heitz e se ha deciso di spostarsi da Chicago ho dei buoni presentimenti. C’è a ogni modo da discutere ancora molto con queste persone, anche se finora si sono date molto da fare e sono già venute più volte di persona a esaminare tutto. La forza del Lugano è la parte empatica e siamo veramente una famiglia: dai giocatori, allo staff, passando per un allenatore che è un po’ come un papà per tutti. Mi piacerebbe che passasse questo tipo di messaggio. È questa la nostra forza e parlo anche dei collaboratori dell’ufficio. Se i nuovi acquirenti mi faranno capire che, ritirando la società, saranno in grado di mantenere questa parte di empatia, faranno bingo per me».