La strategia viene adottata per attirare più clienti. E sembra funzionare, secondo i gestori di club e portali
ZURIGO - Le restrizioni anti-coronavirus, non stanno rendendo facile il lavoro alle professioniste del sesso. In molte devono fare i conti con clienti che rinunciano ai loro servizi proprio a causa della pandemia. Inoltre, da quasi un mese nelle strutture abbinate a un ristorante vale l'obbligo di certificato Covid. Ora per attirare i clienti, le lavoratrici puntano sul loro stato vaccinale.
Lo fa per esempio Denisa*, da tempo attiva nel settore. Molti clienti sarebbero soddisfatti di sapere che lei è vaccinata: «In questo modo si sentono più sicuri» afferma la donna di 34 anni, che da un decennio è impiegata presso il club Villa 45 a Wetzikon (ZH). Sul sito della struttura è indicato che tutte le donne sono vaccinate. «L'indicazione è presente da circa un mese» spiega il gestore I.M.*, che traccia un bilancio intermedio positivo: «I clienti stanno tornando». E anche lui parla di un maggiore senso di sicurezza.
Al club si accede comunque soltanto se in possesso di un certificato Covid. Una misura, questa, che starebbe tuttora tenendo lontani determinati clienti. «Abbiamo ancora molti habitué che non credono nella pericolosità del virus» osserva I.M.
La Villa 45 non è comunque il solo club che pubblica lo stato vaccinale delle professioniste del sesso. Lo fanno anche due attività di Lucerna. I.M. è convinto che saranno sempre di più i club che adotteranno questa strategia comunicativa.
Anche il portale erotico Sex-Navi propone, da poco tempo, annunci «con certificato Covid». Questo per garantire più sicurezza, salute e trasparenza, come si legge sul sito. Il responsabile Marco Block afferma che il suo è il solo portale che offre un servizio del genere. «È stato molto apprezzato, abbiamo ricevuto già oltre cento annunci certificati». L'attestazione viene verificata prima della pubblicazione. Questo tipo di annuncio è aperto anche a guarite e testate, «ma sinora ne abbiamo ricevuti solo da vaccinate».
*Nome noto alla redazione