In passato la quota non superava il 10%. Ora si arriva al 31% in Romandia e al 18% in Ticino. Le cifre di Comparis
ZURIGO - Il forte aumento dei premi di cassa malattia ha spinto un quarto degli adulti svizzeri a cambiare il fornitore dell'assicurazione di base per il 2023, una quota molto più elevata che in passato. Lo rivela un sondaggio rappresentativo pubblicato oggi da Comparis.
Finora la fetta di chi cambiava assicuratore era inferiore al 10%. Ora 843 delle 3'156 persone interrogate in tutta la Svizzera - pari al 27% del totale - hanno indicato di voler mutare cassa.
Particolarmente disposti a passare a un altro fornitore sono i romandi, con una quota del 31%, a fronte del 25% tra gli svizzerotedeschi e del 18% tra i ticinesi. Il 61% di chi ha dichiarato di aver rescisso il contratto ha definito l'incremento dei premi (+6,6% in media a livello nazionale, +9,2% in Ticino) una ragione «importante» o «molto importante».
Il 47% di chi passa a un'altra cassa alla fine di quest'anno ha ammesso di essere un «cambiatore seriale», mentre il 44% ha menzionato la cattiva qualità del servizio dell'assicuratore attuale come motivo principale della propria decisione.
Il 69% ha inoltre indicato di mantenere la stessa franchigia presso il nuovo fornitore, e il 62% lo stesso modello assicurativo.
Dal sondaggio emerge pure una quota particolarmente elevata di persone che lasciano Assura e Atupri a favore di KPT; quest'ultima si piazza anche al primo posto per numero di nuovi assicurati (circa +40% a detta della stessa cassa). L'istituto di ricerche di mercato Innofact, che ha condotto il rilevamento per il portale di confronti online, ha pure constatato che molti passano da Visana a Helsana.
Citato nella nota, l'esperto di casse malattia di Comparis Felix Schneuwly si dichiara sorpreso dell'ampiezza dei cambi: verosimilmente l'inflazione ha accresciuto ulteriormente la pressione al risparmio.