I prezzi dei beni di uso quotidiano sono aumentati. Ma il rincaro di alcuni prodotti salta particolarmente all’occhio.
ZURIGO - Secondo l’indice dei prezzi al consumo di Comparis (che misura l’inflazione percepita), in Svizzera a maggio 2023 i prezzi dei beni di uso quotidiano sono cresciuti del 2,5% rispetto a un anno fa.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) calcolato dall’Ufficio federale di statistica è invece aumentato del 2,2%.
Inflazione in aumento rispetto al mese precedente
Rispetto ad aprile 2023, i prezzi nel paniere svizzero di Comparis sono saliti dello 0,4% (IPC: +0,3%). «In Svizzera il rincaro generale rimane elevato e non si intravede ancora un netto rallentamento duraturo del livello dei prezzi», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze.
L’aumento dei prezzi più marcato rispetto al mese precedente
Nell’ultimo mese molti prodotti hanno subito un rincaro. I prezzi della margarina, dei grassi e degli oli commestibili sono aumentati dell’8,0% (aprile: -4,2%).
I consumatori devono pagare di più anche per lo spumante, con un prezzo a maggio salito del 6,0% (aprile: -8,3%).
Tra i 5 prodotti che più hanno subito il rincaro maggiore ci sono lo zucchero (+4,5%), l’acqua minerale naturale (+4,5%) e il vino bianco (+4,2%).
Le scarpe da donna costano molto di più di quelle da uomo
Ciò che si fa notare è pure il prezzo delle scarpe da donna, cresciuto del 3,1% rispetto all’anno precedente. A prima vista si tratta di un rincaro superiore alla media, ma niente di più. Tuttavia, se si guarda nel dettaglio, si nota una netta differenza di genere nell’andamento dei prezzi delle calzature.
«Qui si apre un divario di genere tra i prezzi», dichiara Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze. «Mentre le scarpe da uomo spesso si possono vendere per diversi periodi dell’anno, le scarpe da donna sono più soggette alle tendenze della moda», spiega Kuhn. Ciò aumenta quindi il rischio che la merce rimanga invenduta, e questo spiega i prezzi più alti delle scarpe da donna.
Lo si nota seguendo lo sviluppo della media mobile su 12 mesi degli indici dei prezzi: anche se le scarpe da donna costavano già di più di quelle da uomo, il divario di genere si apre chiaramente a partire dal 2022.
Tuttavia, secondo i calcoli di Comparis, nel confronto a lungo termine i prezzi delle calzature sono generalmente diminuiti rispetto a 20 anni fa, anche se in misura meno marcata quelli per le scarpe da donna (-9%) rispetto a quelli per le scarpe da uomo (-14%). Nello stesso confronto su 20 anni, l’abbigliamento da donna è diventato il 20% più costoso, mentre i prezzi di quello da uomo sono aumentati solo del 12%.
Il calo dei prezzi più marcato su base annua
Non tutti i prezzi sono cresciuti, anzi. A maggio, per i servizi paralberghieri i consumatori hanno speso il 5,7% in meno rispetto ad aprile. Anche i prezzi dell’energia per il riscaldamento (gas, olio combustibile, legna da ardere e teleriscaldamento) sono scesi del 4,4%.
Sono diminuiti anche i prezzi del trasporto aereo (-3,4%), dei dolciumi (-1,2%) e del materiale per scrivere e disegnare (-1,1%).
Inflazione contenuta rispetto al resto d’Europa
Dando un’occhiata oltre confine si nota che il rincaro in Svizzera su base annua è più contenuto rispetto all’eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, negli ultimi 12 mesi i prezzi nella zona euro sono cresciuti del 6,1% (intera UE: +8,1%).
Le coppie over 65 senza figli sono le più colpite dal rincaro
Sempre nell’ultimo anno, il rincaro ha colpito soprattutto le coppie over 65 senza figli, che attualmente percepiscono un tasso di rincaro del 2,8% rispetto all’anno scorso.
In percentuale, considerando la tipologia di economia domestica, sono quelle monoparentali under 65 a percepire meno il rincaro. L’inflazione percepita negli ultimi 12 mesi da questa categoria di popolazione è stata del 2,3%.
L’inflazione è percepita soprattutto dalle economie domestiche più abbienti
Considerando il reddito, rispetto allo scorso anno il costo della vita è cresciuto soprattutto per la fascia di reddito più alta. L’indice dei prezzi al consumo per questa categoria è aumentato del 2,8%. A maggio l’inflazione è aumentata dello 0,4%.
La fascia di reddito medio-alta è stata invece la meno colpita dal rincaro. Rispetto all’anno scorso, i prezzi per questa categoria sono aumentati del 2,3%. Anche qui con una crescita dello 0,4% nell'ultimo mese.
Il più alto rincaro nella Svizzera tedesca
Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca e la Svizzera romancia hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento del 2,6%.
Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito invece nella Svizzera italiana (+2,2%).